Seconda giornata di meeting in Ucraina tra i massimi rappresentanti del Paese e la delegazione dell’Ue, guidata oggi dal presidente del Consiglio Charles Michel: dopo le discussioni avvenute ieri oggi è il giorno delle decisioni, con il comunicato che attesta la volontà unanime di perseguire il sostegno a Kiev attraverso un nuovo pacchetto di aiuti.
Al contempo, si lavora alla creazione di un pacchetto parallelo di sanzioni contro la Russia, nel tentativo di mettere pressione a Mosca ad abbandonare definitivamente l’aggressione nei confronti dell’Ucraina.
L’Ue sosterrà l’Ucraina e il popolo ucraino contro l’attuale guerra di aggressione della Russia per tutto il tempo necessario
Estratto del comunicato congiunto Consiglio e Commissione Ue
Ue aiuti a Kiev, confermato sostegno a oltranza
Nel comunicato congiunto l’Ue ribadisce alcuni punti salienti già espressi precedentemente a proposito dell’Ucraina, promettendo nuovi aiuti nell’immediato futuro e confermando il via libera all’ingresso di Kiev tra i Paesi membri.
Partendo proprio da quest’ultimo aspetto, Bruxelles certifica il fatto che “l’Ucraina ha sottolineato la sua determinazione a soddisfare i requisiti necessari per avviare quanto prima i negoziati di adesione“. Dopo il parere favorevole del Consiglio si attende ora il parere della Commissione che dovrà esprimersi entro la prossima primavera sul grado si soddisfazione delle singole richieste quali condizioni necessarie per poter allargare la coalizione. Per il momento si prende atto della volontà e del percorso riformatorio svolto da Kiev in condizioni tutt’altro che semplici. Tuttavia, in attesa di tempi maturi, Ue e Ucraina lavoreranno per intensificare l’integrazione reciproca.
Si passa poi alla questione relativa alla guerra dove anche in questo caso sono evidenziati due concetti già impressi: la ferma condanna dell’azione della Russia e “l’incrollabile sostegno nonché la massima solidarietà” nei confronti dell’Ucraina. Dura l’opposizione verso il Cremlino per i modi (“l’uso sistematico di missili e droni per attaccare civile e infrastrutture”), disconoscimento delle regioni annesse con il referendum dello scorso settembre, così come della Crimea. Infine, la richiesta di immediato ritiro delle truppe russe dai confini ucraini.
Poi si riafferma il carattere legittimo all’autodifesa dell’Ucraina, secondo quanto stabilito dalla Carta delle Nazioni Unite e dal diritto internazionale.
Si lavora anche alle sanzioni anti Russia
Oltre a una posizione ormai nota, vediamo quali sono le novità derivanti dalla visita in Ucraina.
In primis la prosecuzione di aiuti umanitari per sopperire ai danni causati dai bombardamenti russi sulle infrastrutture civili, a cominciare da quelle energetiche.
Secondariamente, la volontà di dichiarare il Cremlino (e tutti coloro che perorano la causa russa) responsabile dei crimini di guerra commessi in Ucraina in quanto violazione del diritto internazionale. Tradotto, l’Ue si costituirà parte civile in un ipotetico processo presso la Corte penale internazionale al termine del conflitto. L’Ucraina, in tal senso, spinge per l’istituzione di un Tribunale speciale sulla falsa riga di quanto fu Norimberga rispetto alla Seconda Guerra Mondiale. Ma per arrivarci serve lavorare per l’istituzione di una pace giusta “basata sul rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale del Paese”: c’è piena sintonia sul Piano in 10 punti presentato da Zelensky negli scorsi appuntamenti internazionali.
Previsto un decimo pacchetto di sanzioni anti-Mosca legate nuovamente a un irrigidimento dei prodotti energetici e petroliferi in arrivo dalla Russia. Condizioni che saranno estese sia all’Iran che alla Bielorussia, entrambe ritenute alleate del Cremlino nella guerra in Ucraina.
Sostegno militare a oltranza, per tutto il tempo necessario. Per garantire nuovi aiuti a Kiev sarà usato il tesoretto del Fondo europeo per la Pace (Epf) del valore di 3,6 miliardi di euro, nonché l’avvio della Missione di assistenza militare dell’UE per addestrare 30.000 soldati iniziali nel 2023. Con questo aggiornamento, il sostegno militare complessivo dell’Ue all’Ucraina è stimato in quasi 12 miliardi di euro.