Elena Faggi Dito medio, un singolo destinato a far parlare perché arriva dopo che si era esibita tra le Nuove Proposte del 71° Festival di Sanremo,
con il brano “Che ne so”. Le ragioni che l’hanno portata ad una scelta così diretta le ha ben spiegate in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.
Elena Faggi Dito medio, perché questo titolo
“Quando ho portato a casa alcuni miei amici e ho fatto sentire questo pezzo sono rimasti colpiti. Non capivano dove volessi andare e cosa volessi fare. Ed è là che ho compreso quanto mi avrebbe fatto crescere questa canzone. Ovviamente il senso del titolo è quello ma senza rinunciare all’eleganza. Si può essere diretti senza cedere alla volgarità.“
Elena Faggi Dito medio, il senso del singolo
“Per me “Dito medio” è una canzone di crescita, sento di essere cresciuta e maturata scrivendola e cantandola. Penso in più che trasmetta un messaggio molto importante: se non lasci andare la persona sbagliata, non darai la possibilità a quella giusta di arrivare. La cosa che più mi piace di questa canzone è la sua eleganza, la classe con cui parla della decisione importante e, talvolta dolorosa, di lasciar andare una persona, per il proprio bene.”
Sulla famiglia
“A casa mia il centro è mia nonna. Fa delle tagliatelle uniche, ogni volta è una festa. Ma poi anche i tortelli sono speciali e come tutte le cose speciali le fa solo ogni tanto. E’ vero quel che vi ha detto mio fratello Francesco. Mia mamma è una scrittrice di libri mentre mio padre ci aiuta nella scrittura delle canzoni. La sorellina poi credo abbia un talento ottimo per le fotografie, ma è così giovane che avrà tutto il tempo per approfondirlo.”
Sul videoclip
“Per me ha significato tanto inserire la scena finale dello spegnimento delle candeline, perché rappresenta “il diventare grande” di cui parlo nella canzone, maturare e capire cos’è meglio per sé stessi. È stato bellissimo, anche se un po’ freddo hahahah, girare la maggior parte delle scene a Cesenatico, soprattutto perché con me c’erano i musicisti che hanno suonato nella canzone, tra cui mio fratello Francesco, che, oltre ad essere il pianista, è il producer del pezzo. Infine, ci tengo a ringraziare il videomaker Marco Trastu, che riesce sempre a rendere le nostre idee realtà, e mio padre Fabio Faggi, con il quale ho scritto la sceneggiatura.”
Sulla difficoltà di fare questo lavoro
“Sono felice di poterlo raccontare perché non lo dicono mai che non è tutto rose e fiori. E invece vivi momenti esaltanti ma anche tanti altri in cui è dura andare avanti. Percorri tanti chilometri tra un concerto e l’altra e ogni volta che ti accade qualcosa di bello, c’è il rischio che poi ti fermi per un po’. Persino dopo Sanremo, che è stato bellissimo, ho vissuto un periodo complesso. Io ci credo e vado avanti ma non posso dire che è facile e basta.”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Elena Faggi:
https://www.radiocusanocampus.it/it/francesco-faggi-jim-carrey
Guarda il video di “Dito medio” di Elena Faggi: