Laura Ziliani ultime notizie oggi. Non si esclude che la donna fosse ancora in vita quando fu sepolta sul greto dell’Oglio. L’inquietante dettaglio è emerso ieri al processo in Assise a carico delle figlie della vittima, Paola e Silvia Zani, 20 e 28 anni, e del fidanzato della maggiore Mirto Milani, 28. I tre hanno assistito in aula ai resoconti dei medici legali. Un consulente ha però teso ad escludere che la donna fosse ancora in vita quando è stata sepolta in quanto non è stato rinvenuto terriccio nei polmoni. Andrea Verzelletti ha però aggiunto un particolare: “E’ anche vero che de la respirazione della donna fosse stata fortemente compromessa non l’avremmo trovato Le contrazioni muscolari in caso di morte si esauriscono subito. Fossero proseguite, avrebbero indicato che Laura era in vita”. Un compagno di cella di Mirto ha però riferito agli inquirenti che Milani gli confidò di essere rimasto stupito dal fatto che la Ziliani continuasse in auto a sussultare. Secondo questa versione, la donna non sarebbe morta al momento dell’aggressione da parte dei tre soggetti imputati di omicidio e occultamento di cadavere. Per i consulenti di parte civile Fabio Scarpari e Rossella Gottardi i movimenti sussultori sarebbero compatibili con la morte cerebrale. Il decesso della donna è stato collocato nella notte tra il 7 e l’8 maggio dello scorso anno: “Riteniamo sia rimasta vittima di un’asfissia meccanica. Il sacchetto di plastica è lo strumento più compatibile”, ha concluso il consulente.
Laura Ziliani ultime notizie oggi, “hanno cercato di sbloccare il suo conto in banca”
Una testimone ha parlato ieri alla prima udienza del processo per l’omicidio di Laura Ziliani che vede imputate le figlie assieme a Mirto Milani. La donna, un’operatrice del Caf di Lecco, specializzata in dichiarazioni di successione, ha raccontato di aver ricevuto una strana telefonata subito dopo la scomparsa della Ziliani da parte di Mirta Donadoni, la madre di Mirto Milani: “Mi chiamò una donna dicendomi di essere la mamma del fidanzato di una ragazza la cui madre era scomparsa nei giorni precedenti, a Temù, nel Bresciano”. A quel punto alla donna sorge subito un sospetto in quanto si chiede come mai la donna, residente nella provincia di Lecco, avesse contattato un centro in Provincia di Lecco. Proseguendo nella conversazione alla donna si accende un campanello d’allarme. Mirta le chiede di poter sbloccare i conti della donna che però risulta solo scomparsa. Per effettuare l’operazione è necessario invece che sia accertato il decesso. La madre di Mirto però non desiste e adduce la seguente motivazione: “Le figlie sono sole, il padre è mancato, hanno urgenza per la sorella affetta da disabilità”. L’operatrice a quel punto le consiglia di rivolgersi ad un avvocato. Al momento di attaccare il telefono inizia a fare una ricerca sul web e scopre che la donna a cui Mirta faceva riferimento era proprio Laura Ziliani.
La testimonianza della vicina di casa
A complicare ulteriormente la posizione dei genitori di Mirto Milani è stata una vicina di casa di Laura Ziliani. Nicoletta, amica dell’ex vigilessa, ha infatti raccontato che dopo la scomparsa della donna i genitori di Mirto si erano trasferiti nell’appartamento di Laura: “I genitori di Mirto si erano accasati nell’appartamento di Laura: avevano portato in casa giacche e vestiti, hanno cambiato anche le tende. E una settimana dopo, quando i ragazzi sono scesi in città, ci sono rimasti da soli”. Nicoletta però ha ricordato anche un altro fatto strano. Al momento dell’inizio delle ricerche Mirto le mostrò una torta che Paola e Silvia avevano preparato per la festa della mamma: “Aggiunse che due giorni prima Laura era uscita alle 7.16 per un’escursione: ricordava l’ora precisa perché stava guardando un film su Netflix con Silvia e l’aveva vista sul monitor della tv”. Laura Ziliani era già morta. La donna era stata drogata e soffocata con un sacchetto legato al collo.