Nilla Pizzi causa morte. Nata a Sant’Agata Bolognese il 16 aprile 1919, Adionilla Pizzi (detta Nilla) è stata una cantante e attrice italiana.

Nilla Pizzi causa morte, malattia

Nilla Pizzi morì la mattina del 12 marzo 2011 all’età di 91 anni, alla casa di cura Capitanio di Milano, dove era ricoverata in seguito ad un intervento per una patologia vascolare. Nella stessa clinica il 13 e 14 marzo 2011 è stata allestita la camera ardente, mentre i funerali della cantante si sono tenuti il 15 marzo 2011 a Milano, nella Basilica di Santa Eufemia.

Marito, figli

Nilla Pizzi si sposò nel 1940 con Guido Pizzi, un giovane manovale che aveva il suo stesso cognome, ma non era sua parente. I due furono però separati dalla chiamata alle armi di lui e il matrimonio venne dopo qualche anno annullato.

Ebbe poi una storia con Cinico Angelini e più avanti con il collega Gino Latilla, che dopo essere stato lasciato da lei tentò addirittura il suicidio.

La cantante non ha mai avuto figli.

Biografia

Come le due sorelle minori, Liliana e Denisa, Adionilla, superata la scuola professionale, venne avviata al lavoro. Fu, tra l’altro, collaudatrice di apparecchi radio alla Ducati di Bologna ma il destino della giovane, dotata di una voce bellissima, sarà quello di diffondere la musica attraverso la radio.

Partecipò ai diversi concorsi di bellezza che in quegli anni si diffondevano in tutta Italia tra cui Cinquemila lire per un sorriso ideato nel 1939 per sponsorizzare un dentifricio. Le concorrenti dovevano inviare una foto per vincere il titolo di Miss Sorriso. La manifestazione s’interruppe durante la guerra per riprendere nel 1946 con il nome Miss Italia.

Iniziò a riscuotere i primi successi come O mama mama, Dopo di te, Che si fa con le fanciulle?, Bongo bongo, Avanti e indrè, Oh papà.

Nel 1951 vinse il primo Festival di Sanremo con Grazie dei fior, piazzandosi anche seconda con La luna si veste d’argento, cantata in duo con Achille Togliani.

L’anno successivo trionfò nuovamente al Festival di Sanremo conquistando l’intero podio rispettivamente con Vola colomba, Papaveri e papere e Una donna prega.

Nella stagione televisiva 1986-1987 condusse un programma L’allegro giovedì sulla televisione locale milanese Antenna 3 Lombardia, che come sigla aveva la canzone Un giorno all’italiana tratta dall’omonimo LP uscito nello stesso periodo. Dal 1988 al 1992 è stata conduttrice di un altro varietà televisivo locale trasmesso da una emittente televisiva romagnola, intitolato Romagna Mia. Nel 1989 partecipò a C’era una volta il festival con Grazie dei fiori, in cui, pur non accedendo alla finale, le venne consegnata una targa-premio, assegnatale da una commissione, dove veniva riconosciuta Grazie dei fiori come canzone più bella dei primi 40 anni del Festival di Sanremo.

In occasione del Festival di Sanremo 1994 fece parte del gruppo Squadra Italia, appositamente costituito per l’occasione, cantando il brano Una vecchia canzone italiana, classificatosi al diciannovesimo posto nella classifica finale.

Nel 2003, durante il Festival di Sanremo, le è stato assegnato il prestigioso Premio alla Carriera.