Bonus edilizi, la Sardegna prima Regione a comprare crediti: ecco come funziona la cessione per superbonus ed ecobonus. La novità arriva dalle misure inserite dalla Regione all’articolo 10 della Legge Finanziaria da poco approvata: l’ente locale autonomo riconosce la “valenza strategica” dei crediti derivanti dal superbonus e dall’ecobonus, stabilendo un programma di acquisto dei bonus che verranno, successivamente, portati in compensazione. Insieme all’acquisizione dei crediti, la Regione sarda ha anche messo in piedi un meccanismo di garanzie e controgaranzie da fondi pubblici per sostenere gli operatori privati e le imprese che vogliano procedere con la vendita dei bonus.
Bonus cessione crediti superbonus: come funziona l’acquisto della Sardegna
Come prima Regione ad acquistare i crediti edilizi di bonus, superbonus 110% ed ecobonus, la Giunta nel testo della Legge Finanziaria regionale ha previsto che l’ente locale acquisti i crediti dalle banche e dagli operatori del settore che poi saranno portati in compensazione dalla stessa Regione. Un sistema che, per la Regione stessa, non comporta delle spese aggiuntive perché “il programma di acquisti dovrà essere impostato in modo da garantire la più celere compensazione“. La Regione Sardegna, che fa da apripista per questo tipo di sostegno a favore di banche e privati a livello regionale, mette a disposizione la propria capienza fiscale per acquistare i crediti, stimata in 40-50 milioni di euro al mese. Tale capacità fiscale è messa a disposizione degli operatori privati del mercato per l’acquisizione dei crediti che poi la Regione compenserà nei propri F24. Il meccanismo, dunque, mira a svuotare i cassetti fiscali delle banche e delle imprese che si trovano bloccati per le operazioni di vendita, a causa delle norme restrittive che nell’ultimo anno sono state emanate, a garanzia della regolarità delle operazioni, sui bonus edilizi e sul superbonus. La norma nasce dalla proposta di legge presentata da Stefano Tunis, consigliere regionale di Sardegna20Venti, e da Antonello Peru, coordinatore regionale di Sardegna al Centro, su pressione dell’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) Sardegna.
Superbonus Regioni, ecco di cosa si tratta
“È un grandissimo successo che va incontro alle esigenze di imprese edili e cittadini sardi – ha sottolineato Antonello Peru all’Ansa – È la soluzione a un problema che, da una parte, stava rischiando di mettere in ginocchio le imprese edili, e dall’altra stava impedendo il completamento e l’avvio degli interventi di efficientamento energetico nelle abitazioni”. Lo stesso presidente dell’Ance Sardegna, Pierpaolo Tilocca, ha detto che l’acquisto dei crediti fiscali da parte della Regione Sardegna è “una buona notizia per quelle imprese cariche di crediti fiscali che finora non potevano essere utilizzati, per esempio, per pagare dipendenti e fornitori”. Le modalità di attuazione e le condizioni dell’acquisto dei bonus e dei crediti del superbonus della Regione saranno messe a punto nelle prossime settimane. La prima istituzione locale che ha iniziato ad acquistare crediti fiscali è stata la Provincia di Treviso che ha messo a bando acquisizioni per 14,5 milioni di euro da due banche. La Regione Sardegna ha inserito, accanto alle operazioni di acquisizione dei crediti, anche una garanzia pubblica a favore delle imprese e dei privati “nei limiti consentiti dalle norme e dalle circolari dell’Agenzia delle entrate”. Non pienamente favorevole nelle modalità di attuazione di questa iniziativa il M5S. Nelle scorse settimane i “grillini” avevano presentato un emendamento alla Legge Finanziaria nel quale, tra le altre misure, si puntava a creare un fondo per la circolazione dei crediti fiscali finalizzato a concedere garanzie. Il correttivo, inoltre, proponeva la costituzione di una piattaforma informatica per il monitoraggio dei crediti fiscali dei bonus edilizi e per mettere in relazione domanda e offerta dei crediti e il c.d. “Superbonus Regioni“, altra iniziativa che conta di partire con i bandi in altre Regioni italiane, come Lazio e Umbria. “Dispiace aver perso un’occasione per coinvolgere tutte le forze politiche nel riempire di contenuti una misura che poteva essere più coraggiosa con il contributo di tutto il Consiglio regionale”, ha spiegato il capogruppo dei Cinquestelle, Alessandro Solinas.