Sanremo curiosità. Da martedì 7 Febbraio a sabato 11 Febbraio, il Festival di Sanremo entrerà nelle nostre case. A condurlo, per la quarta edizione consecutiva dopo quelle del 2020, 2021 e 2022 sarà Amadeus.

Nell’attesa che questa manifestazione inizi, andiamo a spulciare, le curiosità che si sono inevitabilmente legate negli anni al concorso canoro italiano più famoso al mondo.

Sanremo curiosità: San Remo o Sanremo? E perché città dei fiori?

Cominciamo dal nome? Vi Va? Vi siete mai chiesti perché si scrive tutto attaccato Sanremo e non in due parole? Eh, no! Non è proprio come pensate! Non è un errore di battitura, e nemmeno il nome che indica un santo, infatti non esiste un santo dal nome Remo e la città ligure deve il suo nome solo a una pronuncia dialettale derivante da Castrum Sancti Romuli che suona così San Romiu.

La città ligure è nota come “città dei fiori” in quanto ricca di giardini e imprese botaniche, i quali da anni caratterizzano con i loro addobbi ogni edizione del Festival, ormai divenuto famoso anche per i suoi bouquet floreali.

Sanremo curiosità: perché il festival a Sanremo

Se negli anni venti/trenta ci avevano provato le città di Pescara e Rimini ad organizzare una competizione canora senza avere però gran successo, la città di Sanremo vi riuscì per il semplice fatto che allora rappresentava, un punto strategico d’incontro tra turisti, sede Rai a Torino e case discografici a Milano.

Queste tre condizioni erano incastrabili perfettamente per posizione geografica risultata favorevole per addetti ai lavori e villegianti. Inizialmente il Festival si teneva al Salone delle feste del Casinò di Sanremo, poi nel 1977 approdò al Teatro Ariston, la sua attuale sede.

Sanremo curiosità: lo sapevi che è stato il primo talent in Italia

Il Festival per un anno è stato un vero e proprio talent, infatti l‘Italia conobbe questa formula di spettacolo nel 1956 grazie al lavoro dell’allora direttore artistico Giulio Razzi, che organizzò un “Concorso nazionale per voci nuove”. Si presentarono 6.446 interpreti a fronte dei quali ne rimasero quindici. Quell’anno vinse Franca Raimondi con il brano “Aprite le finestre”. Ma, nella storia della manifestazione, quell’edizione fu semplicemente un flop, pertanto irripetibile.

Sanremo curiosità: i prezzi di oggi rispetto alla 1^ edizione

M quanto si pagava per assistere al festival di Sanremo nel 1951, anno della sua prima edizione? Il pubblico presente in sala pagò un biglietto di 500 lire pari ad 8, 54 euro di oggi.

E pensare che oggi i biglietti per le singole serate costano da 180 a 660 euro. Poi cìè anche l’opportunità di acquistare un abbonamento che se preso per il settore galleria per cinque serate costa € 672,00, se per la platea per cinque serate costa € 1.290

Sanremo curiosità: cantare in Playback si o no?

Vi siete mai chiesti, se i cantanti cantano dal vivo o in play black? Oggi basta la sola presenza dell’Orchestra a testimoniare che tutti quelli che si esibiscono lo fanno con la propria voce, dal vivo senza trucco e senza inganno. C’é stato però un tempo in cui i cantanti si esibivano su basi registrate: tre episodi storicamente sono riconducibili a questo fatto.

Nel 1955 Claudio Villa, quando venne colpito da una forte forma influenzale non si esibì, mandando in scena al suo posto un grammofono, nel 1964 quando Bobby Solo venne squalificato per aver cantato “Una lacrima sul viso” in playback, denunciando una finta laringite e nel 1976 quando gli organizzatori scelsero di eliminare l’orchestra dando così inizio all’era delle basi musicali.

Nel 1990 poi tornò tutto alla normalità e da quel frangente gli artisti tornarono a cantare dal vivo accompagnati dall’orchestra.

Sanremo curiosità: il Festival è per i cantanti o per le canzoni?

Se potessimo tornare indietro nel tempo, (nonostante i docufilm negli archi della Tv possono aiutarci) e sederci per assistere a una serata di Sanremo, ci accorgeremmo come allora il concorso era incentrato soltanto sulla competizione dando quindi spazio solo ed esclusivamente alla canzone: la canzone era assoluta protagonista, tant’è che 1951 c’erano 20 canzoni in gara e solo 3 interpreti: Achille Togliani, le gemelle Dina e Delfina Fasano, e Nilla Pizzi (poi vincitrice di quell’edizione).

Poi tutto si evolse e nel corso della storia della manifestazione con le affermazioni di alcune icone della musica italiana si avvertì l’importanza dell’artista rispetto alla canzone fino a quando il festival non rimase soltanto una gara della canzone ma diventò anche un attrazione con ospiti speciali che ne caratterizzarono una forma di spettacolo diverso da come era nato.

Negli ultimi anni anche grazie alla conduzione di cantautori famosi l’evento Festival di Sanremo ha rimesso al centro l’importanza della canzone, quindi la canzone sopra tutto senza comunque fare a meno delle ospitate.

Sanremo curiosità: i giovani partecipanti

Il festival di Sanremo nella sua storia ha dato modo a molti giovani di esibirsi, a cominciare dal 1964 quando una ragazzina di 15 anni, Gigliola Cinquetti vinse con la canzone “Non ho l’età”. Lo stesso Bobby Solo partecipò appena 19enne, Robertino a 17 anni, e Lyli Bobinato a a 16 anni.

Se vogliamo riavvolgere il nastro per riandare a vedere quale cantante sia stata la più giovane a partecipare a Sanremo allora, dobbiamo riavvolgere il nastro al 2003, quando la dodicenne Alina Deidda, si presentò con la canzone “Un piccolo amore” nella sezione giovani.

Da allora però il regolamento è cambiato. l’età minima prevista per partecipare è 14 anni!

Sanremo curiosità: chi è l’eterno secondo e chi ha vinto più volte?

Anche il Festival di Sanremo concede dei record, e due di questi lo detiene Toto Cutugno. Il primo record è quello legato alle presenze, 15 e lo condivide con Bano, Peppino Di Capri e Milva. Il secondo record è quello di essere arrivato 6 volte secondo.

Domenico Modugno e Claudio Villa sono i cantanti che si sono aggiudicati più premi, 4 entrambi, di cui uno in coppia nel 1962. Iva Zanicchi è invece la donna ad aver vinto più volte il Festival, ben 3 edizioni.

Sanremo curiosità: la censura

Per quando riguarda il tema della censura, il festival ha sempre subito sotto questo aspetto, è stato più e più volte bersagliato. Basta pensare che la parola “sesso” viene pronunciata per la prima volta nel 1978 nella canzone Gianna di Rino Gaetano.

Se troniamo a ritroso nel 1973, Lucio Dalla per via della censura dovette cambiare il titolo di una sua canzone da “Gesùbambino” a “4 marzo 1943” e il verso da “E anche adesso che bestemmio e bevo vino, per ladri e puttane sono Gesù Bambino” a “E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino, per la gente del porto mi chiamo Gesù Bambino”.