Omicidio Livorno oggi. L’ennesimo dramma familiare si è consumato in un’abitazione di Via Paganini a Livorno. Un ragazzo di 23 anni ha ucciso il padre a coltellate. In seguito ha chiamato i carabinieri in stato di choc: “E’ morto sono stato io. Ora mi ammazzo”. Il figlio avrebbe poi tentato di suicidarsi tagliandosi le vene dei polsi. Il fatto è avvenuto intorno alle 3 di questa notte nella zona di Coteto. Dopo aver ricevuto la telefonata del ragazzo, i carabinieri si sono precipitati nell’abitazione. Aperta la porta dell’appartamento i soccorritori e le forse dell’ordine si sono trovati davanti il padre di 57 anni sanguinante sul letto. Il medico ha poi constatato il decesso. Al momento del ritrovamento del corpo della vittima, il giovane era però fuggito.
Omicidio Livorno oggi, uccide il padre e tenta il suicidio
Dopo aver ucciso il padre a coltellate, il ragazzo è uscito di casa. E’ stato ritrovato seduto sulla panchina di un parco non lontano dall’abitazione. Ferito e in stato di choc, è stato poi soccorso dall’ambulanza della Misericordia di Livorno con il medico e i carabinieri. Il ragazzo è stato arrestato ed è piantonato in ospedale. Gli inquirenti stanno indagando per ricostruire il movente dell’omicidio. Sul posto anche il medico legale e il sostituto procuratore Niccolò Volpe. A dare l’allarme ai carabinieri è stato un vicino che aveva sentito intorno alle 3 un trambusto anomalo. La porta dell’appartamento era stata chiusa dall’esterno. Si presume che il ragazzo avesse ucciso il padre nel sonno. L’uomo infatti non si è potuto difendere dall’aggressione del figlio.
I precedenti
A giugno 2022, un ragazzo di 19 anni, Gianluca Loprete ha ucciso Antonio, 57 anni, direttore di banca Bpm, con cui viveva a Sesto San Giovanni alle porte di Milano e ha fatto a pezzi il cadavere. Il ragazzo ha poi allertato il 112: “Correte, ho ucciso mio padre”. Una vicina di casa aveva riferito che il ragazzo aveva tagliato la testa al padre. Il giovane, studente incensurato, è stato arrestato per omicidio aggravato. Secondo una prima ricostruzione, dopo averlo aggredito con un coltello, ha mutilato e sezionato in più parti il cadavere del padre. Ad Asti a novembre dello scorso anno invece Un uomo di 61 anni, Piero Pesce, ha ucciso il figlio 28enne, Valerio, nella loro abitazione di Canelli. L’uomo ha raccontato di aver colpito più volte il figlio con un oggetto affilato: quando i soccorritori del 118 sono giunti sul posto però per il 28enne non c’era già più nulla da fare. Il ragazzo è stato ucciso al culmine di una lite per motivi di debiti. Valerio Pesce, stando a quanto emerso, aveva infatti diversi problemi di alcolismo e ludopatia. Un altro dramma della follia si è poi consumato a Vittorio Veneto. Francesco De Felice, colonello dell’Esercito Italiano in congedo, è stato ucciso mentre dormiva sul divano da suo figlio Riccardo, 24 anni, che lo avrebbe prima colpito due volte alla testa con un’asta d’acciaio che utilizzava per allenarsi, per poi finirlo con tre coltellate alla gola. Lo scorso 12 dicembre un trentenne di Buggiano aveva ucciso e dato fuoco al padre di 54 anni. Il corpo dell’uomo era stato rinvenuto in località Cessana. I primi accertamenti hanno permesso di ipotizzare che l’aggressione si sarebbe verificata in un parcheggio di Chiesina Uzzanese, al culmine di una lite tra i due. Il figlio avrebbe poi trasportato il corpo della vittima fino all’impervia località in cui è stato ritrovato il corpo, sulle colline della Valdinievole, dove avrebbe anche tentato di darlo alle fiamme riuscendoci, però, solo in modo parziale. Il giovane si è poi costituito ai carabinieri confessando l’omicidio.