Nella trasmissione “Piazzapulita” di La7 si è parlato dell’inchiesta della Guardia di Finanza, su disposizione del gip di Roma, sulla presunta evasione fiscale che ha portato le fiamme gialle a confiscare preventivamente 20 milioni di euro ai vertici dell’Università Niccolò Cusano. In studio era presente anche il Presidente di Unicusano e Segretario di Alternativa Popolare, Stefano Bandecchi.

Sequestro Unicusano, Bandecchi a Piazzapulita: “Indagine completamente sbagliata”

Bandecchi ha risposto con decisione e puntualità a tutte le domande (e anche alle provocazioni) che gli sono state poste dai giornalisti presenti in studio, a cominciare dal conduttore del programma Corrado Formigli, passando per David Parenzo, Emanuele Fittipaldi, Alessandro De Angelis e Francesco Borgonovo.

Se l’Unicusano usufruisce di agevolazioni fiscali, perché le utilizza per comprare auto di lusso e un elicottero?

Noi non abbiamo delle agevolazioni fiscali -ha sottolineato Bandecchi-. Tutte delle università italiane rispondono alle stesse leggi. L’unica differenza è che l’Unicusano prende dallo Stato 150mila euro su 100 milioni di euro di fatturato, mentre altre università statali prendono 12 miliardi. Le leggi dicono all’articolo 74 comma 2 lettera A che le rette universitarie sono defiscalizzate. Quando un’università ha pagato professori, stipendi, contributi e non ha debiti con nessuno, ha delle marginalità, queste marginalità l’università le può utilizzare per entrare nel mondo delle imprese. L’università quando arriva in fondo all’anno non può dividere utili, non ha dividendi, quei soldi si usano per comprare delle cose”.

-Con i soldi della Rolls Royce quanti professori in più potrebbe pagare?

“Noi -ha dichiarato Bandecchi- paghiamo ad oggi circa 900 professori, tutti i contributi sono pagati, quindi non vedo dove sia il problema nell’avere una Rolls Royce come macchina di rappresentanza. Auto di lusso le hanno anche tante altre università”.

-Perché parla un linguaggio così violento nei confronti delle istituzioni e non rispetta il lavoro della Guardia di finanza?

Dipende come si fanno le indagini… Io sono un cittadino italiano, pago le tasse, non è che uno mi sbatte in galera e io sto zitto. L’indagine fatta su di me è totalmente sbagliata, perché in due anni e mezzo non ci hanno mai ascoltato e nonostante questo ci hanno sequestrato 21 milioni di euro. Dimostreremo che si sono sbagliati”, ha dichiarato Bandecchi.

E’ vero che Lei ha detto che la sua radio e la sua tv devono far paura ai politici?

“Era una battuta fatta di fronte ad alcuni miei giornalisti, all’interno di una riunione privata, che qualcuno si è permesso di registrare e di dare alla stampa. Io ho detto: noi non dobbiamo minacciare nessuno né chiedere favori. Ma siccome i media sono un’arma, nel caso in cui fossimo attaccati noi dovremo difenderci. Questo era il senso del discorso, che ripeterei anche oggi”, ha spiegato Bandecchi.

-Il fatto che Rocca le abbia ridato indietro i soldi, vuol dire che sente puzza di bruciato?

“La Gdf ha fatto la sua inchiesta, però i magistrati dovevano interrogare anche noi -ha affermato Bandecchi-. Io non mi sono offeso che Rocca abbia rifiutato quei soldi dopo quello che è successo, c’è gente che si rifiuta di venire a cena con me e un barista mi ha anche tirato il caffè in faccia”.

Perché un’università dà soldi ai politici, sia di destra che di sinistra?

“Io credo che oggi la politica abbia un problema: non è finanziata da nessuno -ha spiegato Bandecchi-. Oggi in Italia non c’è più il finanziamento pubblico ai partiti. Io sono un proporzionalista convinto, non credo nè nel presidenzialismo, nè nell’autonomia differenziata. Io ho finanziato degli uomini politici. Ho finanziato Rocca, avrei finanziato anche D’Amato. D’Amato è venuto 6-7 volte nella nostra università, non abbiamo fatto in tempo a proporgli un finanziamento. Io non ho avuto nessun favore da nessun governo e da nessun partito. Noi delle università telematiche siamo sempre stati messi in sordina e da parte. Il fatto che noi siamo primi nella ricerca in ingegneria industriale ha dato fastidio a tutti in Italia. Ho sentito dire che abbiamo una classe politica da operetta, può essere vero. Io cerco di trovare i migliori e li finanzio, mi sembra però che i migliori non si candidino tutti i giorni”.

-Il governo Meloni Le piace?

“Io non avrei fatto cadere il governo Draghi -ha affermato Bandecchi-. E’ stato un grave errore. Se oggi la politica la analizziamo su fascisti e comunisti diventa difficile. Oggi la politica andrebbe analizzata in base a si mangia e non si mangia, a cosa dobbiamo fare per il futuro, ad esempio dal punto di vista energetico. Perché non si parla di idrogeno? Non è possibile che l’unica fonte energetica del futuro debba essere il sole”.

Perché vende la Ternana?

“Perché la Ternana è l’unica attività che non potrà riportare indietro soldi all’Università Niccolò Cusano“, ha spiegato Bandecchi.

-Lei in passato è stato fascista?

“Non lo sono mai stato. E’ un’altra leggenda che ogni tanto viene fuori. Non sono mai stato nell’Msi“, ha affermato Bandecchi.

-Lei ha il mito di Berlusconi?

“Io ho il mito di me stesso, perché dovrei avere il mito di Berlusconi? Berlusconi gode di tutto il mio rispetto, è una persona che ha fatto qualcosa nella sua vita”, ha concluso Bandecchi.