È una giornata storica” così il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha accolto la notizia dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del ddl Calderoli sull’autonomia differenziata.

Autonomia, via libera al disegno di legge. Zaia: “Giornata storica”

Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità, in via preliminare, il disegno di legge preparato da Roberto Calderoli che definisce il progetto leghista di autonomia differenziata. Il primo a “esultare” per il traguardo raggiunto è il presidente del Veneto Luca Zaia, tra i promotori del progetto con il referendum veneto e lombardo del 2017.

“È una bellissima notizia, inizia finalmente un percorso verso l’autonomia ed il federalismo, è una scelta di modernità, responsabilità. Non è la secessione dei ricchi né voler spaccare l’Italia in due. Sarà l’occasione per crescere tutti insieme guardando al futuro con positività”.

Per Zaia con l’approvazione dell’autonomia “questo Paese sceglie l’assunzione di responsabilità, l’efficienza e la modernità. Ora ci è richiesto, soprattutto, di lavorare in modo che questa pagina di storia prosegua nel modo migliore. Non è il momento di polemiche; dimostreremo con i fatti che autonomia non è la secessione dei ricchi, che non è una trovata per affossare o lasciare indietro qualcuno, tantomeno il Sud. Autonomia differenziata non significa minare l’Unità nazionale perché come ho detto in molte occasioni, i paesi che hanno da decenni o da anche da secoli un’organizzazione basata su l’autonomia come la Germania o gli Stati Uniti non sarebbero così solidi e visti come nazioni compatte ma fondate sul federalismo più vero”.

Tace Matteo Salvini, se non per un messaggio che manda ai suoi via chat, vantando “un’altra promessa mantenuta”.

Sceglie toni misurati Giorgia Meloni, che non partecipa alla conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri, affidata invece a Calderoli, e ai colleghi Elisabetta Casellati e Raffaele Fitto.

“Questo provvedimento dimostra ancora una volta che questo governo manterrà gli impegni presi, la coerenza con il mandato avuto dai cittadini, per noi, è una bussola”, ha detto la premier.

Tra gli alleati di governo, mostra prudenza Silvio Berlusconi.

“Questo è l’avvio di un percorso che dovrà essere condiviso in Parlamento, dove il testo potrà essere ulteriormente migliorato, e che potrà ritenersi concluso soltanto dopo la definizione dei Lep e del loro effettivo finanziamento”.

Autonomia differenziata: ok in cdm, opposizioni in trincea

Il presidente del M5S Giuseppe Conte commenta in una diretta sulla sua pagina Facebook, l’approvazione all’unanimità il ddl Calderoli sull’autonomia differenziata.

La patriota Meloni paga a Salvini la tassa per tenerlo in maggioranza e di fatto svende l’unità d’Italia per qualche punto percentuale in più in vista della competizione alla regione Lombardia e nel Friuli Venezia Giulia in prospettiva” dice il presidente del M5S.

Il testo approvato dal Cdm è “irricevibile” per il deputato del Pd Rachele Scarpa.

“Quello sull’autonomia differenziata è un progetto che per essere anche solo considerato dovrebbe stare ad alcune condizioni. Una è avere un confronto costante con le regioni: il ministro Calderoli non le ha nemmeno convocate. Altre sono la chiarezza e la razionalità nelle materie, una predeterminazione dei livelli essenziali delle prestazioni, prevedere coperture adeguate per garantirli, tenere conto degli enormi divari già esistenti nel nostro Paese. Il testo uscito dal consiglio dei Ministri non fa nessuna di queste cose: è semplicemente irricevibile”.

I parlamentari di Sud chiama Nord, Francesco Gallo (Camera) e Dafne Musolino (Senato) annunciano una mobilitazione contro il progetto.

“Sarà mortificante per le regioni a statuto speciale, come la Sicilia, che vedranno svilire le proprie prerogative autonomistiche in una folle e pericolosa assimilazione a tutte le altre regioni italiane. A prescindere dalle finalità di propaganda elettorale di qualche partito di governo, noi di Sud chiama Nord su questo tema siamo già pronti alla mobilitazione”.