Lodo Guenzi post Instagram scritto dal cantante del cantautore bolognese, membro della band Lo Stato Sociale. Rivolge le sue parole al pubblico che lo segue, commentando uno dei più recenti e tristi fatti di cronaca che ha colorato di nero le giornate e il mondo universitario Italiano, quello della studentessa 19enne suicida allo IULM di Milano.

Un caso che lascia riflettere i più e che spinge l’artista a dire il suo punto di vista. Guenzi condivide la sua esperienza personale. Si sente vicino alla studentessa che ha compiuto il gesto estremo. Lo fa aprendo il cuore ai suoi fan ma, soprattutto, prende parola sui social con l’intento di abbracciare e confortare i giovani che vivono gli studi nella medesima situazione. Molti proseguono spesso con tante angosce e paurosi fantasmi, altri invece non ce la fanno.

Lodo Guenzi post Instagram sulla studentessa morta suicida a Milano

Lodo Guenzi, cantautore nel gruppo Lo Stato Sociale, si esprime in un post Instagram, mostrandosi vicino a chiunque avverta la sensazione di fallimento o ansia durante il percorso di studi universitari. Non è più raro in Italia apprendere notizie di casi del genere e Guenzi ha condiviso la sua personale esperienza con il pubblico.

Un tema tanto delicato quanto reale quello della pressione sociale universitaria, in cui il numero di esami, o i tempi ristretti che intercorrono tra una prova e l’altra sembrano compromettere l’esistenza stessa dei giovani.

Periodi di stress, lunghi spazi di tempo da dedicare agli studi poi, non risolvono il sentimento di delusione, mancata autostima o gli inevitabili crolli emotivi dovuti ai tanti impegni universitari che si accavallano tra loro. Rinunce, sacrifici e storie sospese.

L’artista 36enne Bolognese ha dato grande prova di empatia e comprensione nei confronti di tutti coloro che si sono trovati vicini ad una situazione drastica come quella della giovanissima studentessa ritrovata morta allo IULM di Milano.

Lodo Guenzi, le parole del post: “mi vergogno quasi a dirlo”

Lodo Guenzi si è espresso scrivendo un lungo post sul suo account ufficiale Instagram:

“Non riesco a non pensare a quella ragazza di 19 anni che si è ammazzata nel bagno della sua università, lasciando scritto “nella vita ho fallito tutto”. E no, a 19 anni non hai fallito niente. Ma lo pensavo anche io a 19 anni. Facevo 600 chilometri a settimana per andare a farmi dire che non ce l’avrei fatta, mentre la mia prima ragazza era morta senza un perché, e la seconda mi lasciava per la distanza. L’unico momento in cui ho pensato di mollare tutto, ma ancora più forte di voler sparire – scrive ancora Guenzi – A guardarlo adesso è stato un attimo, mi vergogno quasi a dirlo. Ma in quel momento sembrava l’unica via d’uscita logica, l’unica strada. Io non so neanche perché lo scrivo, e non so se è una questione di gara di eccellenza dentro il percorso formativo, come è sempre stata, o molto di più il fatto che il mondo del lavoro fuori garantisca la sopravvivenza solo per chi eccelle, sacrificando i diritti ai tempi di produzione, e trasformando la scuola non più in una palestra in cui poter sbagliare, ma in un assaggio delle frustrazioni di domani. Io vorrei dire a una ragazza che non sei tu che quel pensiero lo capisco, davvero. Ma che se resisti in quel momento, può essere che per te sia stato un attimo. E forza, davvero. #università”.

Queste le sue parole di comprensione, ma anche di incoraggiamento, che toccano il cuore di colleghi, amici e follower.

Caso di cronaca

La ricostruzione dei fatti ad opera delle forze dell’ordine ci riporta all’Università IULM di Milano.  La sede in cui è quella di via Carlo Bo. Più precisamente il 118 si è recato nell’istituto per la constatazione di decesso presso l’edificio 5, che si trova su via Santander.

La giovane si sarebbe tolta la vita in bagno, eseguendo una sorta di impiccagone, legando una sciarpa alla maniglia appendiabiti interna del box.

Il gesto estremo della studentessa è accompagnato da un biglietto scritto in cui si definiva un fallimento negli studi.