Nyck De Vries ha vissuto una stagione da sogno dopo anni difficili: dall’essere diventato tutto d’un tratto pilota ufficiale, sostituendo Alex Albon alla firma con l’Alpha Tauri per il 2023 complice anche la partenza di Gasly.

Ora dopo il Mondiale conquistato in Formula E nel 2020-2021 e quello precedente in Formula 2 nel 2019 è pronto al grande salto, anche se non sempre è stato facile. Dopo il programma Junior McLaren nel 2015 la Formula 1 sembrava sempre lontana per l’attuale 27enne, che fino ad ora era stato impegnato come collaudatore in Mercedes e Aston Martin. Questi passaggio a vuoto hanno fatto quasi desistere il pilota.

Sembrava tutto a posto ma ci sono state fasi in cui ho quasi rinunciato. Alla fine ho dovuto aspettare un bel po’ di tempo per avere la mia occasione. Sono cresciuto con molti piloti che sono arrivati da tempo in F1. Sento di appartenere a quella generazione e di essere nel posto giusto ora

De Vries: “Il momento più difficile? La fine dell’accordo con la Junior McLaren”

Quando avevo 17 anni, avevo il fisico di un quattordicenne e forse le aspettative dopo i titoli nei kart erano troppo alte. In ogni caso, mi ci è voluto un po’ per andare avanti, soprattutto in Formula Renault, e poi ho perso il supporto della McLaren dopo il cambio di gestione. Dal punto di vista finanziario, non avevo idea di come procedere. Ho fatto un test DTM con Audi e un test GT con la Ferrari, e poi ho preso seriamente in considerazione l’idea di rinunciare al mio sogno di Formula 1

Poi l’arrivo di Ricardo Gelael, che aiutò l’olandese a livello finanziario, dando il via effettivo alla sua carriera.

Da lì, finalmente, la mia carriera è ripartita ho lasciato la McLaren perché sentivo che non avrebbe portato a nulla anche se avessi vinto la Formula 2. Ho iniziato con un po’ di lavoro al simulatore della Mercedes ed è così che è iniziato il nostro rapporto di lavoro