Nella giornata odierna, Vladimi Putin ha partecipato alla cerimonia di commemorazione della vittoria sovietica di Stalingrado. Il numero 1 della Federazione russa – citato dall’agenzia Ria Novosti – durante il suo discorso in quel di Volgograd, tra le altre cose ha parlato dell’attuale guerra in Ucraina con un riferimento chiaro agli ultimi rifornimenti da parte dei Germania e USA verso Kiev: “Purtroppo, vediamo che l’ideologia del nazismo nella sua veste moderna sta di nuovo creando minacce dirette alla sicurezza del nostro Paese. La Russia ha i mezzi per rispondere a coloro che la minacciano ha fiducia in sé, nel fatto di essere nel giusto e nella vittoria. Oggi la Russia ha tanti amici in tutto il mondo, compreso il continente americano: la nostra risposta alle minacce non si limiterà ai carri armati, tutti dovrebbero capirlo: una guerra contro la Russia oggi non finirebbe con l’uso di carri armati, perché abbiamo qualcosa con cui rispondere”.
Guerra in Ucraina, Putin: “Coloro che ci minacciano non sanno chi siamo”
Dopodiché, Putin ha continuato la sua disamina: “Non inviamo carri armati ai loro confini, ma abbiamo altro con cui rispondere e non sarà solo con i mezzi corazzati. Coloro che ci minacciano sembrano non capire la semplice verità che il nostro intero Paese, tutti noi, siamo cresciuti e abbiamo assorbito le tradizioni russe con il latte delle nostre madri. La generazione dei vincitori ha dato sangue, sudore e lacrime per creare il Paese che abbiamo ereditato da loro.”
In seguito, sono arrivati anche i commenti del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, il quale – incalzato dalle domande dei giornalisti ha preciso la ‘minaccia’ perpetuata da Putin poco prima: “La Russia ha il potenziale e man mano che appaiono nuove armi fornite dall’Occidente collettivo, la Russia utilizzerà il suo potenziale esistente nel modo più completo.”
Un nuovo capitolo da considerare in una guerra che dura ormai da un anno.