Un cittadino americano di 40 anni è stato arrestato dalla polizia di Gerusalemme per aver colpito una statua di Gesù dopo essere entrato nella Cappella della Flagellazione. L’uomo è stato descritto come un estremista ebreo e pare che abbia utilizzato un martello per danneggiare il santo simulacro prima che un custode lo notasse e segnalasse alle autorità il grave misfatto.
La polizia israele ha usato comunque cautela nel ritenere ufficialmente responsabile lo statunitense, pur sottolineando l’attenzione e l’importanza rivolta a gesti di questa natura soprattutto in un Paese che fa della sacralità uno dei punti chiave della propria cultura, non solo religiosa. Ecco il comunicato delle autorità:
È stato arrestato un turista americano sospettato di aver vandalizzato una statua in una chiesa della Città Vecchia di Gerusalemme. Trattiamo con serietà i danni a istituzioni e siti religiosi. La polizia continuerà ad agire contro atti di violenza e vandalismo nei luoghi sacri di ogni religione.
A raccontare i dettagli della vicenda ci ha pensato anche il custode stesso della Cappella, Majid al-Rishq, che ha spiegato di esser stato attaccato anche lui stesso dall’uomo, sempre con il martello che aveva utilizzato per attaccare la statua di Gesù. Il cittadino americano, dal canto suo, non era lì per la prima perché stando alle parole di Majid al-Rishq negli ultimi giorni era stato avvistato più volte.
Gerusalemme, la Custodia attacca dopo il caso della statua di Gesù
Per provare a chiarire la natura di un episodio di tale genere la Custodia di Terra Santa, una provincia dell’ordine dei Frati Minori, ha spiegato che le ragioni del gesto sono da ricercarsi nell’odio generato ormai dalla politica israeliana che ha finito per stravolgere anche gli equilibri religiosi. In una nota della Custodia stessa si legge infatti:
Non è un caso che la legittimazione della discriminazione e della violenza nell’opinione pubblica e nell’attuale scenario politico israeliano si traduca poi anche in atti di odio e di violenza contro la comunità cristiana. Ci aspettiamo e chiediamo che il governo israeliano e le forze dell’ordine agiscano con decisione per garantire la sicurezza per tutte le comunità, per garantire la tutela delle minoranze religiose e per sradicare il fanatismo religioso, questi gravi fenomeni di intolleranza, questi crimini d’odio, e gli atti di vandalismo diretti contro i cristiani in Israele.
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