L’ex direttore di uno zoo nel sud del Messico si trova sotto accusa per aver ucciso 4 delle capre pigmee del giardino zoologico e poi cucinate per servirle ad una festa natalizia.
Lo ha reso noto Fernando Ruiz Gutierrez, direttore del reparto di fauna selvatica del dipartimento statale per l’ambiente, accusando l’ex direttore José Rubén Nava e ha dichiarato:
“Questi quattro animali, sono stati macellati e cucinati nei locali dello zoo e sono stati serviti alla festa di fine anno. Il che ha messo a rischio la salute delle persone che li hanno mangiati, perché questi animali non erano adatti al consumo umano”.
Rubén Nava è stato già sostituito come direttore dello zoo di Chilpancingo il 12 Gennaio scorso in seguito alla morte di un cervo.
Dalle indagini dei funzionari del dipartimento statale per l’ambiente risulterebbe inoltre, che alcuni animali nello zoo sarebbero stati venduti, scambiati o mangiati per ordine di Nava, aggiungendo alla lista anche cervi e bovini Watusi venduti a privati, senza tenere una contabilità adeguata.
Nava avrebbe anche scambiato una zebra con alcuni strumenti necessari per lavori da effettuare nello zoo anche se per il momento un’ispezione delle forze delle ordine, che si stanno occupando del caso, non ha trovato nella struttura nessuno di tali strumenti.
Il Messico da tempo ha un problema con i privati che acquistano illegalmente animali esotici. Per anni, i trafficanti di droga nel Paese hanno costruito zoo privati con leoni, tigri e altri animali selvatici che a volte scappano, seminando il panico.
Messico ex direttore dello zoo sotto accusa: le caratteristiche della capra pigmea
Questa tipologia di capra, ha avuto origine dalla capra nana dell’Africa occidentale e più precisamente nella valle del Camerun e solamente durante l’era coloniale, queste mini capre furono importate in Europa dagli inglesi.
Attorno agli anni ’50 alcuni esemplari furono invece richiesti negli Stati Uniti per gli zoo cittadini, per la produzione di latte e per scopi di ricerca.
Successivamente, numerosi altri esemplari, sono stati acquistati da allevatori privati e hanno da subito guadagnato popolarità come piccoli animali da compagnia, per via delle loro dimensioni ridotte, per il loro carattere socievole, oltre che una robusta costituzione.
In effetti, le capre nane, si rivelano animali pazienti e docili, dall’indole vivace e adatti anche ai bambini. Sono note come caprette nane considerata la loro altezza che non supera i 35 cm al garrese. Il peso invece varia in relazione alla loro altezza, ma in genere, si attesta attorno ai 5 o 15 chilogrammi.
Il mantello può presentarsi di vari colori: lo ritroviamo bianco, nero, marrone, pezzato a due o tre colori, grigio con venature argentate e camoscio. Altra particolarità delle capre nane sono le corna, che si sviluppano in entrambi i sessi corte e molto sottili.
L’animale per vivere bene ha bisogno di un riparo asciutto, confortevole e che la protegga dagli agenti atmosferici e dalla presenza di animali selvatici. La capra pigmea necessita di uno spazio esterno piuttosto ampio, per potersi muovere liberamente e brucare erba o le altre tipologie di piante comuni, il trifoglio in particolare.
Ogni capra pigmea dovrebbe mangiare 165 grammi di cereali due volte al giorno. Ideali sono quei cereali come avena, mais oppure mangime specifico completo e bilanciato per ovini. È buona norma anche mettere a disposizione delle capre pigmee un contenitore con del sale iodato. In questo modo si garantirà all’animale il giusto apporto di vitamine e sali minerali.
La vita media di una capra nana allevata in cattività, in buone condizioni psico-fisiche è di 10 o 15 anni.
Il prezzo varia in base all’età e al sesso e si aggira mediamente sui 100/150 euro,. A questo, andrebbe comunque aggiunto il costo del mantenimento quotidiano, oltre alle spese veterinarie, in particolare quelle legate alle vaccinazioni.