Caso Cospito parla Tajani, il Ministro degli Esteri ha rilasciato parole durissime su quanto accaduto a Caracas nelle ultime ore. Il titolare della Farnesina torna nuovamente sul caso legato all’anarchico Alfredo Cospito, attualmente detenuto nel carcere di Opera e in sciopero della fame contro il 41 bis. Da una parte c’è chi difende Cospito, come ad esempio Emily Clancy, numero due di Palazzo d’Accursio, che ha pubblicamente aderito all’appello sottoscritto e lanciato da diversi intellettuali perché il ministro della Giustizia intervenisse a favore del condannato. D’altro canto anche all’estero ci sono delle proteste legate a questo caso, come ha svelato per l’appunto Antonio Tajani.

Caso Cospito parla Tajani, proteste diplomatiche a Caracas sono state fomentate

Il nostro console generale a Caracas ci ha riferito che un ex deputato di Maduro ha esortato a protestare davanti alle nostre sedi diplomatiche in Venezuela per perorare la causa di Cospito“, sono queste le parole di accusa del Vice Premier Tajani a proposito delle proteste in sud america a favore dell’anarchico condannato all’ergastolo per terrorismo “Si tratta di un ex parlamentare chavista che ora fa il conduttore radiofonico e questo messaggio certamente non fa bene alla stabilità, perché è un messaggio negativo a sostegno di una persona che è detenuta per reati di terrorismo”, ha aggiunto il ministro.

Le parole di Juan Contreras

Se Alfredo muore, quel che è certo è che lo ha assassinato questo Stato, queste Guardie, questo governo, questi falsi democratici”, sono state le parole di Juan Contreras ex deputato chavista che ha accusato l’Italia fomentando azioni di protesta della popolazione invitando ad andare contro le sedi diplomatiche “Chiamiamo tutti i sinceri democratici, tutti coloro che non sono d’accordo con questi sistemi oligarchici, agli antagonisti in Italia, in Europa e in America Latina, a esprimere solidarietà con la lotta di resistenza del compagno Alfredo”.

La condanna di Alfredo Cospito

Ricordiamo che Alfredo Cospito è uno dei reclusi per terrorismo e strage, ma in realtà quella di cui è accusato non è una vera e propria strage: è stato accusato di aver piazzato delle bombe vicino alla scuola per carabinieri di Fossano in provincia di Cuneo nella notte tra il 2 e il 3 giugno, ma l’esplosione non aveva causato morti o ferite. Cospito, che era già stato condannato a dieci anni per aver sparato a Roberto Adinolfi amministratore delegato di Ansaldo nucleare il 7 maggio 2012 ed era stato condannao per questo a oltre dieci anni di carcere, a cui si sono aggiunti i 20 per la suddetta strage. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna di strage politica e a Cospito è stato applicato il 41 bis. Da due mesi procede con la protesta e lo sciopero della fame per cui ha perso 30kg.