Michele Padovano, moglie: le prime parole sono dedicate a lei al figlio! Dopo 17 anni è stato assolto dall’accusa di aver finanziato un associazione che trafficava droga!

Ne ha passate tante, ha vissuto in questi anni tra carcere, domiciliari e obblighi di firma, solo la sentenza di assoluzione del il 31 gennaio (per non aver commesso il fatto) ha messo la parola fine al suo calvario. Michele Padovano è passato da una condanna a 24 anni in primo grado ridotta a poco più di 8 in appello con il rischio concreto di tornare in carcere, dal ricorso in Cassazione che porta all’annullamento della sentenza alla vittoria in appello di fine mese di gennaio.

Michele padovano aveva prestato 36 mila euro a un caro amico che era cresciuto con lui da piccolo, esattamente a Druento in una periferia di Torino, perché gli servivano per acquistare un cavallo. In quello stesso periodo era ignaro del fatto che il suo amico faceva anche altro, ecco perché gli inquirenti avrebbero pensato ad un sua compartecipazione in attività poco chiare.

Nonostante Michele Padovano è riuscito a dimostrare che con quei soldi effettivamente erano stati comprati dei cavalli, è caduto in disgrazia ed è stato colpevolizzato lo stesso.

La verità alla fine ha trionfato, pur impiegandoci bel 17 anni e Michele Padovano come ha espressamente dichiarato a varie testate giornalistiche che lo hanno intervistato è pronto a riprendersi tutto quello che gli è stato tolto. Una menzione speciale per l’amico Luca Vialli da pochi giorni scomparso. Uno dei pochi che che gli è stato vicino durante l’evolversi di questa triste vicenda, come ha riferito più volte l’ex dirigente dell’ Alessandria.

Michele Padovano moglie: l’abbraccio e il pianto liberatorio

Dunque Michele Padovano, nato a Torino, il 28 agosto del 1966, appena ha ricevuto la telefonata dai suoi legali con la quale gli hanno comunicato di essere stato assolto si è stretto alla moglie Adriana e al figlio Denis di 30 anni, in un pianto di gioia per liberarsi di un incubo che ha li ha fortemente investiti.

Carriera: dalla serie B col Cosenza fino alla conquista dell’ Europa con la Juventus

Michele Padovano iniziò la sua carriera da professionista nell’Asti in C2 nella stagione calcistica 1985/1986. L’anno seguente si trasferì a Cosenza, con la squadra calabrese giocò 4 anni, i primi 2 anni in serie C1 e gli ultimi 2 in serie B, sfiorando anche la promozione nella massima serie.

In serie A però il calciatore debuttò con la maglia neroazzurra del Pisa, in Toscana realizzò 11 reti in 30 partite. Dopo il Pisa vestì anche le maglie di Napoli, Genoa e Reggiana prima di approdare nell’ estate del 1996 alla corte della Vecchia Signora dove ad accoglierlo c’erano i neo campioni d’Italia e l’allenatore Marcello Lippi.

GLI ANNI DELLA JUVENTUS: CHAMPIONS, SUPERCOPPA EUROPEA, SUPERCOPPA ITALIANA, COPPA INTERCONTINENTALE E SCUDETTO

A Torino trovò l’ambiente ideale per ritagliarsi un ruolo da protagonista, anche se talvolta lo faceva a mezzo servizio partendo dalla panchina. In maglia bianconera riuscì a conquistare diversi trofei.

Nell’edizione 1996 della Champions League poi vinta dai bianconeri, Michele Padovano si rivelò fondamentale: suo il secondo gol al Real Madrid che ha significato qualificazione alle semifinali, e suo uno dei 5 gol dal dischetto alla lotteria dei rigori che consegnò la coppa dalle grandi orecchie alla Juventus.

L’anno successivo si prese ancora più spazio e fu una delle prime scelte nelle gerarchie di Marcello Lippi nonostante, in squadra i fossero fior di campioni.

LA NAZIONALE ITALIANA: LA SFORTUNATA AVVENTURA

L’apice della sua carriera coincise con la convocazione in Nazionale, quando Cesare Maldini allora commissario tecnico, lo convocò in occasione delle gare di qualificazione ai mondiali del 1998 contro la Moldavia e la Polonia. Il suo debuttò avvenne nella partita contro la Moldavia, partita vinta 3 a 0 zero dagli azzurri. Non ebbe molto fortuna con l’Italia, si infortunò durante l’allenamento di preparazione in vista della seconda sfida contro la Polonia dove rimediò uno strappo muscolare che lo tenne lontano dai campi per un lungo periodo e non fece più nemmeno una presenza con la nazionale.

LA CARRIERA DA DIRIGENTE

Dopo l’attività da calciatore professionista, Michele Padovano, ebbe la sua prima esperienza manageriale nella Reggiana nel 2002. Qualche anno più tardi, ricoprì il ruolo di direttore sportivo nel Torino, nell’era del passaggio di proprietà a Urbano Cairo. Dal febbraio del 2006 fu quindi dirigente sportivo dell’Alessandria, fino a maggio 2006 quando interruppe il contratto per essere stato arrestato. Il resto è storia di oggi

Palmares

Trofei col Club

COMPETIZIONI NAZIONALI

  •  Supercoppa italiana: 2

Juventus: 1995, 1997

  •  Campionato italiano: 1

Juventus: 1996-1997

COMPETIZIONI INTERNAZIONALI

  •  UEFA Champions League: 1

Juventus: 1995-1996

  • Coppa Intercontinentale: 1

Juventus: 1996

  •  Supercoppa UEFA: 1

Juventus: 1996