Per aver vinto la Coppa del mondo nel 2019, le calciatrici americane ricevettero dalla US Soccer Federation un bonus di 110mila dollari. I colleghi della squadra maschile, se avessero vinto l’anno prima in Russia, ne avrebbero ricevuti 407mila.
Tre anni fa ventotto calciatrici avevano intentato una class action contro la politica discriminatoria della Federcalcio americana; all’inizio del 2022 era stato raggiunto un primo accordo da 24 milioni di dollari per sanare le differenze salariali in vigore fino a quel momento. Ora, dopo diverse cause in tribunale, la US Soccer ha preso una decisione storica: i giocatori e le giocatrici delle nazionali a stelle e strisce guadagneranno la stessa paga, e divideranno in parti uguali i bonus della Federazione internazionale di calcio (Fifa).
In realtà misure sulla parità salariale nel mondo del pallone sono state già prese in Olanda, Norvegia e Australia; ma in effetti gli Stati Uniti sono la prima nazione a stabilire – dopo una lunga contrattazione con la nazionale maschile che alla fine ha accettato – l’equa distribuzione dei premi Fifa: si partirà dal Mondiale maschile di quest’anno e da quello femminile del prossimo, e si proseguirà con i tornei in programma nel 2026 e nel 2027.
Parità salariale oggi
Fino a oggi, le giocatrici della nazionale americana hanno guadagnato il 40 per cento in meno dei loro colleghi uomini, pur essendo decisamente più note e titolate. Alex Morgan e Megan Rapinoe, le calciatrici simbolo di questa battaglia, negli ultimi mesi hanno ricevuto anche il sostegno del presidente Joe Biden, che considera la parità di genere una priorità della sua amministrazione.
Il paradosso è che le due giocatrici potrebbero non beneficiare dell’accordo: alla luce dell’età – 32 anni la prima e 36 la seconda – non è detto che saranno selezionate dal commissario tecnico Vlatko Andonovski per il Mondiale del 2023 organizzato in Australia e in Nuova Zelanda. Torneo al quale, peraltro, il team Usa deve ancora qualificarsi. In ogni caso, su questo fronte lo sport statunitense resta una spanna avanti rispetto al resto del mondo.
Il prossimo passo sarà cercare di cambiare le cose anche a livello di club, dove però tutto appare più difficile. Basti pensare che a Miami l’ex Napoli e Juve Gonzalo Higuain guadagna 4,7 milioni di dollari all’anno mentre la calciatrice più pagata della lega professionistica (Nwsl), l’attaccante Trinity Rodman(figlia dell’ex superstar dei Chicago Bulls) a Washington prende285mila dollari all’anno.
Anna Bonapersona