Per Bianca Balti sono stati momenti davvero difficili, la top model è apparsa davvero terrorizzata sui social.
In una serie di storie su Instagram, ha spiegato in lacrime di essere molto preoccupata per l’incolumità della figlia di sette anni.
Mentre la bambina si trovava a scuola, la modella è stata informata che, in quei terribili istanti era in corso un’operazione di polizia e che tutti i bambini dell’istituto erano stati chiusi in classe per il timore che potesse accadergli qualcosa.
Bianca Balti, visibilmente provata, ha spiegato come fatti del genere accadano ogni giorno negli Stati Uniti a causa della diffusione delle armi.
Ecco cosa è successo.
Bianca Balti terrorizzata sui social, il racconto della modella
Sui social, la top model ha riportato l’attenzione sulla spropositata diffusione delle armi in USA.
Bianca Balti, infatti, vive da anni a Los Angeles e in lacrime ha raccontato l’angoscia che ha provato quando la scuola ha informato tutti i genitori dei bambini presenti nell’istituto in merito a ciò che stava accadendo.
L’operazione della polizia si è resa necessaria dal momento che un uomo armato si trovava davanti all’edificio scolastico, facendo così scattare la procedura d’emergenza prevista in questi casi.
Proprio per questo motivo, i bambini sono stati chiusi in un’aula, cercando di tenerli al sicuro il più possibile al sicuro, cercando al contempo di non spaventarli.
Nelle diverse storie pubblicate su Instagram, la top model in lacrime sulla sua auto ha spiegato ai follower:
“Sto andando a prendere mia figlia Mia a scuola dopo che ci hanno chiamato dicendoci che un malvivente si aggirava per il quartiere con una pistola. Sono terrorizzata all’idea che la mia bambina sia da sola e abbia paura. Questo è il lato penoso di vivere in questo Paese, fatti così capitano tutti i giorni”.
Poi, Bianca Balti ha commentato in lacrime:
“Questo è il lato meno cool di vivere in America, è assurdo”.
Poco dopo, la modella ha rassicurato tutti, annunciando la buona riuscita dell’operazione delle autorità, dicendo:
“Per fortuna non è successo niente, ma mi uccide l’idea che mia figlia di 7 anni a scuola deve correre in classe dove viene chiusa a chiave. C’era dell’attività della polizia… Il mio cuore è esploso di paura”.
Per fortuna la vicenda si è risolta in poco tempo e non ha avuto nessuna conseguenza, episodi simili non sono dei casi isolati in America e qualche tempo fa, anche Elisabetta Canalis aveva sottolineato la paura costante che prova un genitore che deve mandare i proprio figli a scuola negli Stati Uniti.
Migliaia di follower di Bianca Balti, preoccupati per lo spavento della piccola, hanno scritto a Bianca Balti chiedendo delle condizioni di salute della figlia.
La Balti è infatti tornata sui social tranquillizzando tutti e postando una foto della sua bambina a corredo della quale ha scritto:
“Mia non si è spaventata. Triste, ma meglio così. La mia paura era pensarla terrorizzata in classe senza la mamma. Ma lei stava bene“.
I dati sulla diffusione delle armi negli Stati Uniti
Pochi mesi fa, negli Stati Uniti è stato pubblicato un importante rapporto governativo in merito alla diffusione dell’uso delle armi in America.
Secondo il rapporto, negli ultimi vent’anni la produzione interna di armi da fuoco è stata quasi triplicata.
Il picco poi, è stato raggiunto proprio negli ultimi tre anni, soprattutto a causa del crescente acquisto di pistole per uso personale.
Tra i dati più rilevanti emersi dal rapporto rientra proprio il significativo aumento nell’acquisto di pistole destinate alla difesa personale.
Secondo i numeri riportati nell’analisi, a partire dal 2009 la loro vendita ha sorpassato quella dei fucili, usati per la caccia.
Emerge, dunque che, dopo dieci anni le pistole sono le armi più prodotte e importate negli Stati Uniti.