Il bonus mobili ed elettrodomestici può essere sfruttato anche per gli acquisti online? Cosa dice la normativa sull’agevolazione e l’acquisto telematico?
La normativa sull’agevolazione legata al bonus mobili ed elettrodomestici è sempre stata chiara, riportando la possibilità di sfruttare il beneficio solo agganciata ad acquisti certificati da fattura. Finora era impossibile procedere con acquisti online pensando di ottenere l’agevolazione fiscale.
L’Agenzia delle Entrate in sede di Telefisco 2023, in merito alla natura dell’agevolazione ha messo in chiaro più di un punto.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2023: senza ristrutturazione?
Il bonus mobili ed elettrodomestici è condizionato dalla presenza del bonus ristrutturazioni. Insomma, i due incentivi sono cumulabili tra loro, ma solo il primo non è ammesso senza la presenza del secondo.
In altre parole, è possibile che vengano attivati interventi od opere di ristrutturazione di un immobile, senza richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici. Viceversa, il solo bonus mobile non può essere richiesto dai contribuenti che non hanno avviato lavori di risanamento dell’abitazione.
In questo contesto, appare chiaro che anche la data d’inizio lavori acquisisce una valenza particolare.
Infatti, è possibile richiedere l’agevolazione fiscale sulle spese per il 2023, se i lavori di ristrutturazione sull’immobile risultano avviati con decorrenza dal 1° gennaio 2022.
Il limite di spesa da portare in detrazione è diverso in relazione al periodo. Infatti, per i mobili ed elettrodomestici acquistati nel 2022, il tetto di spesa ammesso corrisponde all’importo di 10.000 euro, con una detrazione del 50 per cento si ottiene un beneficio di 5.000 euro.
Per gli acquisti realizzati nel 2023, il tetto di spesa ammesso corrisponde all’importo di 8.000 euro, con una detrazione del 50 per cento si ottiene un beneficio di 4.000 euro.
Infine, in previsione di acquisti da realizzare nel 2024, il tetto di spesa ammissibile sarà pari a 5.000 euro, con una detrazione del 50 per cento, si otterrà un beneficio di 2.500 euro.
Per maggiori dettagli in merito agli acquisti ammessi al beneficio, si rimanda alla lettura questo articolo: “Bonus mobili 2023, ecco la nuova lista di cosa si può comprare, anche per gli elettrodomestici”
Acquisti online e modalità di pagamento, ecco cosa cambia nel 2023
Le modalità di pagamento per il rilascio dell’agevolazione fiscale segue delle regole ben precise. Le forme di pagamento ammesse beneficio fiscale sono solo tre.
Innanzitutto, ogni acquisto inerente mobili ed elettrodomestici deve necessariamente essere eseguito a mezzo bonifico ordinario.
La norma ammette il pagamento con carta di credito o debito.
Nessuna possibilità di ottenere l’agevolazione con pagamenti eseguiti a mezzo assegni bancari, denaro contante e altre modalità di pagamento.
L’altro aspetto determinante riguarda la descrizione chiara e integrale della natura, quantità e qualità dei beni acquistati, inserita perfettamente nella fattura o scontrino fiscale.
Se per ragioni diverse non viene emessa la fattura come documento di acquisto, ma viene rilasciato lo scontrino è necessario che venga riportato il codice fiscale di colui che porta in detrazione il bene acquistato.
Nell’ipotesi, che manchi il codice fiscale lo scontrino è valido ai fini della detrazione, solo se il riferimento alla descrizione dell’acquisto risulta chiaro secondo i parametri sopra indicati e il pagamento proviene dallo stesso contribuente.
L’Agenzia delle Entrate in sede di Telefisco 2023, ha spiegato il riferimento normativo per l‘acquisto di mobili ed elettrodomestici in via telematica. In particolare ha chiarito l’aspetto relativo all’assenza della fattura come prova di acquisto, se supportata dalla presenza della ricevuta di acquisto.
Nella ricevuta di acquisto del bene devono essere indicati in chiaro la natura del bene acquistato, la quantità e la qualità dello stesso.
Come funziona il bonus mobili 2023?
Nel leggere la norma si comprende che la natura del bonus mobili ed elettrodomestici, è strettamente legata al rilascio di un beneficio fiscale. In sostanza, il contribuente utilizzando questa tipologia di misura, ottiene una detrazione fiscale nella misura del 50 per cento da attaccare sul totale della spesa effettivamente sostenuta.
Il legislatore ha legato questo particolare beneficio fiscale alla presenza d’interventi di risanamento e ristrutturazione della casa. L’idea che ha dato origine a quest’agevolazione è partita dall’esigenza di recuperare e ristrutturare il patrimonio edilizio del Paese.