Bussano alla porta, il regista M Night Shyamalan spiega perché ha scelto di cambiare un elemento fondamentale della trama del libro da cui il film è tratto.
Bussano alla porta e la trama cambiata da M. Night Shyamalan: “Si tratta della versione di un artista diverso dall’autore del libro”
Bussano alla porta (titolo originale Knock at the Cabin) è il film con cui M. Night Shyamalan torna sul grande schermo, dopo due anni dal precedente Old.
La trama della pellicola sembra essere perfettamente nelle corde votate al thriller fantastico con venature horror tipiche del regista de Il Sesto Senso, The Village o Split. La trama vede una famiglia che, mentre sta trascorrendo le sue vacanze in una casa isolata in mezzo ai boschi, vede la propria vita sconvolta dall’arrivo di quattro sconosciuti armati. Questi gli chiederanno di scegliere chi tra loro sacrificare per scongiurare un’imminente apocalisse che incombe sull’umanità.
La vicenda è ispirata al romanzo La Casa alla Fine del Mondo di Paul Tremblay ma Shyamalan ha spiegato di aver cambiato un importante elemento della trama: il finale. Ecco le ragioni della sua scelta:
“Quando mi hanno proposto di realizzare un adattamento dal libro, ho avuto subito la sensazione molto forte che la storia non potesse svolgersi nello stesso modo in cui era stata scritta. Non andava bene per me, in virtù dei miei sentimenti al riguardo. Perciò dissi che ero interessato a farne un film, perché le basi di partenza mi avevano preso molto, ma dissi anche che avrei fatto una versione diversa e che non avrei dato al film lo stesso titolo del libro. I fan del libro avrebbero avuto ancora quella storia, ma questa è la versione di un artista diverso dall’autore del libro, che la interpreta in maniera differente”.
Bussano alla porta e il finale cambiato da Shyamalan: “Anche lo scrittore del libro aveva pensato alla mia idea”
Shyamalan spiega di essersi voluto confrontare con lo stesso autore del romanzo, Paul Trembley, in segno di rispetto prima dell’inizio della lavorazione, e di aver ricevuto da lui la conferma che stava andando nella direzione giusta.
“Ho chiamato Paul per dirgli cosa avevo intenzione di fare e mi ha subito risposto che anche lui, inizialmente, aveva avuto un’idea del finale simile alla mia, tranne poi scegliere una strada diversa. A quel punto mi sono sentito tranquillizzato, perché avevo la conferma che la mia idea era stata condivisa anche dall’autore del libro”.
Bussano alla porta, durata, uscita e cast dell’ultimo thriller di M. Night Shyamalan
Bussano alla porta, nelle sale dal 2 febbraio 2023, mantiene una durata contenuta di circa 1 ora e 40 minuti, in netta controtendenza rispetto ai blockbuster contemporanei (basti pensare alle oltre tre ore di Avatar: La Via dell’Acqua di James Cameron). Scelta che il regista ha seguito in alcuni dei suoi film più recenti come The Visit del 2015 (94 minuti) e Old del 2012 (108 minuti), fatta eccezione per il dittico formato da Split del 2016 (116 minuti) e Glass del 2019 (128 minuti), entrambi parte della trilogia inaugurata nel 2000 con Unbreakable – Il Predestinato, interpretato da Bruce Willis (e il regista ha ricordato, recentemente, i suoi iniziali timori nel lavorare con una simile star, ai tempi de Il Sesto Senso) e Samuel L. Jackson.
Del cast fanno parte Dave Bautista (reduce dal successo di Glass Onion e reso celebre dal personaggio di Drax ne I Guardiani della Galassia del Marvel Cinematic Universe), Rupert Grint (famoso per il ruolo di Ron Weasley nella saga di Harry Potter e già collaboratore di Shyamalan nella serie thriller-horror Servant), Jonathan Groff, Ben Aldridge e Nikki Amuka-Bird.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, la domenica dalle 20 alle 22 su Radio Cusano Campus.