Israele ha condotto un nuovo attacco aereo nella parte centrale delle Striscia di Gaza dopo che i suoi militari hanno intercettato un razzo proveniente dal territorio Palestinese. Il raid, che l’esercito israeliano ha confermato in una dichiarazione rilasciata alle 2.41 ore locali, è avvenuto nelle prime ore di questa mattina e ha provocato l’immediata reazione dei palestinesi che hanno risposto lanciando nuovi razzi. Secondo quanto riportato dal Guardian, inoltre, nuove esplosioni sono state udite in città. I servizi di emergenza non hanno dato notizia di vittime, da entrambe le parti.
Nuovo attacco aereo di Israele sulla Striscia di Gaza. Aumentano le tensioni
Stando a quanto riportato dalle fonti di sicurezza locale e da alcuni testimoni, il primo round di attacchi ha colpito un centro di addestramento delle Brigate Ezzedine al-Qassam, il braccio armato del movimento islamista palestinese Hamas. Il centro si trova nel campo profughi di Al-Maghazi, nella parte centrale della Striscia di Gaza. Una seconda serie di attacchi ha poi colpito il centro di addestramento delle Brigate al-Qassam a sud-ovest di Gaza. Dopo il primo attacco aereo, testimoni hanno affermato che molti altri razzi sono stati lanciati da varie località. Nel comunicato ufficiale rilasciato dall’esercito israeliano si afferma che aerei da combattimento hanno “colpito un sito di produzione, conservazione e stoccaggio di materie prime chimiche insieme a un sito di produzione di armi” appartenente ad Hamas. Dopo gli attacchi, giornalisti e testimoni hanno visto nuovi colpi di razzi lanciati da Gaza e nuove esplosioni sono state udite da Gaza City intorno alle 02,00 ora italiana. La nuova escalation avviene dopo il lancio di razzi transfrontalieri dalla Striscia di Gaza la scorsa settimana come rappresaglia a un potente raid israeliano nella Cisgiordania occupata, conseguenza, quest’ultimo, dell’attentato avvenuto fuori da una sinagoga a Gerusalemme Est e che ha causato la morte di sette civili. Si è trattato, infatti, del più letale attacco contro civili israeliani in più di un decennio ed è stato celebrato da molti palestinesi a Gaza e in tutta la Cisgiordania, dove anche lo spargimento di sangue è in aumento. Già la scorsa settimana le forze israeliane hanno ucciso 10 persone del campo profughi di Jenin in uno dei raid più sanguinosi in Cisgiordania da due decenni a questa parte. Israele ha affermato che i militanti della Jihad islamica erano l’obiettivo dell’operazione. I servizi di emergenza non sembrano aver riportato vittime su entrambi i fronti. Hazem Qassem, portavoce di Hamas, il movimento islamista palestinese al potere nella Striscia di Gaza dal 2007, ha definito gli attacchi israeliani “una continuazione del ciclo di aggressioni contro il popolo palestinese” e ha accusato il governo israeliano e la sua “politica estremista” di 2spalancare la porta a un’escalation sul terreno”. Gaza, popolata da più di 2,3 milioni di persone, è sotto il blocco israeliano da quando Hamas ha preso il potere nel 2007. Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), un gruppo armato palestinese laico, ha affermato giovedì, dopo gli attacchi aerei, di aver effettuato “una raffica di razzi… in risposta all’aggressione sionista alla Striscia di Gaza”. Il ministro israeliano per la sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir ha detto: “Il lancio da Gaza non indebolirà la mia determinazione a continuare a lavorare per cambiare le condizioni dei campi estivi dei terroristi assassini”. Intanto il 2022 è stato l’anno più mortale da quando le Nazioni Unite hanno iniziato a monitorare le vittime nel territorio occupato nel 2005: secondo i dati dell’AFP, circa 235 persone sono morte nel conflitto israelo-palestinese lo scorso anno, con quasi il 90 per cento dei vittime da parte palestinese.