Il giorno della marmotta si celebra ogni anno il 2 febbraio e va di pari passo con il giorno della candelora che cade esattamente 40 giorni dopo Natale: si tratta della data di inizio della primavera e giorno che indica la riuscita dei raccolti e il suo nome deriva dalla tradizione cristiana di benedire le candele che simboleggiano la luce e l’uscita dalle tenebre l’inverno. Ma tornando al giorno della marmotta che è una giornata di tradizione prettamente americana, in cosa consiste nello specifico?
Il giorno della marmotta: origine e tradizione
Il giorno della marmotta o più esattamente Groundhog Day è una festa tradizionale americana che affonda le proprie radici nelle tradizioni locali che risalgono ai primi coloni di origine tedesca emigrati in Pennsylvania nell’800. Tutto dipende dal comportamento della marmotta: se l’animale emerge dalla tana non riesce a vedere la propria ombra perché il cielo è nuvoloso ciò significa che l’inverno finirà presto, in caso contrario se l’ombra è ben visibile perché è una bella giornata, il cielo è limpido e brilla il sole, la marmotta si spaventerà rientrando subito nella sua tana.
Una tradizione molto radicata
Il giorno della marmotta è davvero una tradizione molto forte in America già dai primi dell’800′, resa conosciuta anche in Italia grazie al film del 1993 Ricomincio da capo ma non tutti sanno che la marmotta esiste davvero e che i suoi movimenti sono attenzionati da milioni di turisti ogni anno: in Pennsylvania risiede infatti una marmotta in particolare che viene osservata da appassionati, curiosi e turisti di tutto il mondo e che ogni anno con i suoi comportamenti indica quanto ancora dovrebbe durare la stagione fredda.