Pagamento assegno unico oggi febbraio 2023. L’assegno unico ed universale ha sostituito, a partire dalla busta paga del mese di Marzo 2022, gli assegni familiari e le detrazioni fiscali, per i figli a carico sino a 21 anni di età.
Pagamento assegno unico oggi febbraio 2023
I pagamenti INPS dell’assegno unico universale per i figli verranno accreditati, come avviene ormai di consueto, durante tutto il mese di febbraio, per chi attende l’assegno unico su domanda.
Mentre i percettori di Reddito di Cittadinanza lo riceveranno in due date distinte: verso il giorno 15 per chi attende gli arretrati (mese di dicembre e precedenti) o dopo il giorno 27 per chi, invece, attende la ricarica ordinaria relativa a gennaio 2023.
Aumento importo
Dal primo gennaio 2023, è previsto un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i figli con una età compresa da uno a tre anni per le famiglie con tre o più figli e con ISEE fino a 40.000 euro. Prevista anche una maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con 4 o più figli.
Cos’è l’assegno unico
L’Assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.
L’Assegno è definito unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia di euro 40mila.
A chi è rivolto
L’Assegno unico e universale spetta ai nuclei familiari in cui ricorrono le seguenti condizioni:
- per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza;
- per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che:
- frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
- svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
- sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolga il servizio civile universale;
- per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.