Pensione anticipata opzione donna 2023: con la pubblicazione del messaggio n. 467 del 1° febbraio 2023 l'INPS ha comunicato che è stata aggiornata la piattaforma che consente di inviare le domande di pensione.
Il suddetto messaggio INPS, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione Centrale Pensioni e dalla Direzione Centrale Tecnologia, Informatica e Innovazione, fa riferimento a quanto viene disposto all'interno dell'art. 16 del decreto legge n. 4 del 28 gennaio 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 28 marzo 2019, come modificato dall'art. 1, comma 292, della legge n. 197 del 29 dicembre 2022 (c.d. Legge di Bilancio 2023).
Con il presente messaggio l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato che:
In attesa di un'apposita circolare che sarà pubblicata successivamente dall'INPS, in modo da fornire ulteriori istruzioni riguardo tale materia, per il momento l'Istituto ha comunicato che le domande per ottenere la prestazione debbano essere inviate mediante una delle seguenti modalità:
Secondo quanto è stato riportato dall'agenzia di stampa askanews, il Ministero del Lavoro sta valutando la possibilità di introdurre degli interventi per quanto riguarda la pensione anticipata opzione donna.
All'interno della Legge di Bilancio 2023 i requisiti di accesso al meccanismo che permette alle lavoratrici di usufruire di uno scivolo per andare in pensione in maniera anticipata, con il sistema di calcolo contributivo, sono stati oggetto di misure restrittive.
Perciò, la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, ha spiegato durante un'audizione al Senato, che c'è bisogno di un tavolo specifico sulla previdenza, fissato per l'8 febbraio 2023, nel quale si discuterà di una possibile riforma organica del sistema previdenziale.
Riguardo al primo incontro del 19 gennaio, attivato per trattare lo stesso tema, la Ministra Calderone ha dichiarato quanto segue:
I temi pensionistici che dovranno essere affrontati e "condivisi con le parti sociali riguardano "i giovani e le donne, la separazione tra la spesa previdenziale e quella assistenziale, la flessibilità in uscita per i lavoratori in difficoltà, l'ape sociale, la revisione dei lavori gravosi e usuranti, il rilancio della previdenza complementare. Credo sia importante utilizzare in modo sapiente il secondo pilastro pensionistico. Abbiamo avuto sollecitazioni a ragionare sul silenzio-assenso e non abbiamo preclusioni".
Per fare tutto questo, secondo la Ministra risulta particolarmente importante attuare degli interventi di "semplificazione" dei singoli fondi.