A leggere la norma, viene rilevata la presenza di vantaggi per la residenza temporanea, sfruttabili da coloro a cui è stata riconosciuta l’invalidità ai sensi dall’articolo 3, comma 3 legge 104.
Sebbene siamo lontani dalla prima scadenza fissata per il 16 giugno 2023 e il saldo fissato nella data del 16 dicembre di ogni singolo anno, non sono poche le domande legate a questo argomento.
Non per prassi, ma può verificarsi la circostanza in cui il proprietario di un immobile presenti la richiesta per il rilascio di una residenza temporanea in un’area che non rientra nel Comune di appartenenza. L’IMU va pagata sempre sulla prima casa o no?
Se viene presentata la richiesta di congedo straordinario è necessario che sussista la convivenza per adempie al quadro di assistenza prevista dalla legge 104/1992, agganciata alla residenza temporanea, in questo caso si viene esonerati dal pagamento dell’IMU?
Come funziona la residenza temporanea ai fini IMU?
L’IMU è un’imposta che grava sugli immobili principali, quindi si parla del pagamento di una tassa applicata alla prima casa.
Se, viene meno questo principio e, il proprietario dell’immobile per garantire l’assistenza al familiare disabile richiede la residenza temporanea in un altro luogo diverso dal Comune di appartenenza, la residenza principale resta invariata, ma si viene esonerati dal versamento dell’IMU.
Viceversa, se si richiede un cambio di residenza, viene previsto il regolare pagamento dell’IMU.
La residenza temporanea viene regolamentata dal decreto Legislativo n. 151/2001, nel quale si prevede la facoltà per i lavorati dipendenti di richiedere un congedo straordinario biennale, con la possibilità di scegliere un periodo continuativo o frazionato. La legge, prevede l’assenza dall’attività lavorativa per la cura del famigliare disabile secondo le disposizioni normative contenute nella legge quadro 104/1992.
Il congedo straordinario è subordinato alla presenza di più requisiti, tra cui la presenza del regime di convivenza con il disabile a cui sono destinate le cure e assistenza. Per arginare questo problema, è possibile richiedere la registrazione nel Registro dei residenti temporanei, disponibile presso le Amministrazioni comunali.
Secondo le disposizioni contenute nell’articolo 32 del D.P.R. n. 223/1989, la residenza temporanea corrisponde a un periodo massimo di 4 mesi, rilasciata a domanda in favore di coloro che non rientrano nei criteri per il rilascio della residenza stabile e definitiva.
La norma, spiega la compatibilità tra la residenza stabile nel Comune di appartenenza e quella temporanea richiesta presso un altro Comune.
Infatti, la residenza temporanea resta valida a tutti gli effetti di legge per un periodo massimo di un anno, dopo l’Ufficio anagrafe procede all’archiviazione della richiesta, per cui il nominativo non sarà più presente nell’elenco dei residenti temporanei.
Tuttavia, va detto che, non sarà possibile rinnovare la richiesta, né presentare un’ulteriore domanda. Se subentra nuovamente la necessità di trasferirsi presso il medesimo Comune, sarà necessario richiedere la residenza definitiva.
IMU 2023: esenzioni per anziani e disabili
I disabili, invalidi e anziani possono richiedere l’esenzione dal pagamento IMU 2023? Non pagano l’imposta gli anziani e disabili, se risultano ricoverati in un istituto di cura o casa di riposo, se l’immobile non risulta locato, concesso in comodato d’uso a terzi.
Per gli invalidi si possono richiedere delle agevolazioni sono in funzione della percentuale di invalidità 70% – 100% a cui viene agganciata anche l’accompagnamento.
In linea generale, i Comuni dispongono le diverse agevolazioni applicabili per il pagamento dei disabili, anziani e invalidi se collocati presso strutture di accoglienze. Dunque, l’Amministrazione comunale decide, per queste categorie di cittadini, se applicare o meno una detrazione o agevolazioni entro i limiti nazionali.
Infatti, diversi Comuni si sono adoperati permettendo particolari agevolazioni alle famiglie con membri disabili, come ad esempio il Comune di Venezia e Vicenza.
Per questo motivo, si consiglia di visionare le regole poste in essere dal Comune sul pagamento dell’IMU.
Se hai debiti pregressi, ti consiglio di leggere questo articolo: “Stralcio debiti e Rottamazione quater: IMU, TARI, Bollo auto e Multe, ecco l’elenco dei Comuni che hanno aderito”.