Sparatoria ad Alatri morto ragazzo, ora la notizia è ufficiale. Thomas Bricca, il giovane di 18 anni ferito gravemente da un colpo di pistola due notti fa ha smesso di lottare dopo che già nella giornata di ieri all’ospedale San Camillo era stato dichiarato clinicamente morto. Il ragazzo era già in condizioni definite come disperate dopo il suo arrivo presso la struttura, dove i medici hanno fatto tutto il possibile per salvarlo senza tuttavia avere successo. Trattandosi di un paziente dichiarato già clinicamente morto si è dovuta riunire una commissione medica per certificare l’avvenuto decesso così come previsto dalla legge, lo riporta l’AGI.
Sparatoria ad Alatri morto ragazzo Thomas Bricca, il dolore dei genitori
“Thomas è un ragazzo posato, tranquillo. Non è giusto quello che è successo”, era stato il commento del cugino Daniele che aveva poi manifestato il grande dolore dello zio per il destino del figlio “Mio zio è distrutto, disperato e come potrebbe essere diversamente? L’ho visto ieri sera, era appena tornato dal San Camillo (ospedale romano in cui è ricoverato il ragazzo ndr) e mi ha detto che la situazione è drammatica”. Lo stesso padre si è sfogato dopo la morte del figlio “Mi avete spezzato il cuore, bastardi tossici. Dio perdona, io no. No”. Questa mattina l’elettroencefalogramma sarebbe stato piatto e questo ha portato alla convocazione della commissione per accertare il decesso.
La ricostruzione dell’agguato
L’agguato secondo quanto emerso dalle indagini sarebbe avvenuto nell’ambito di una faida tra bande rivali. Al momento sono impegnati i Carabinieri del RIS ad Alatri per raccogliere tracce ematiche e biologiche, ma anche i residui della polvere da sparo nel tentativo di ricostruire le dinamiche. Le forze dell’ordine avrebbero anche trovato delle interessanti tracce di una scarpa all’interno di un campo fangoso. A compiere l’omicidio sarebbero stati due uomini con un casco integrale, questo e il buio stanno rendendo difficoltosa l’individuazione dei colpevoli. Gli investigatori hanno interrogato i testimoni e sono ora al lavoro sulle immagini delle telecamere che hanno immortalato lo scooter sul quale viaggiavano i due killer. Non è escluso che possa essersi trattato di uno scambio di persona. Il procuratore di Frosinone promette “il massimo impegno per fermare i responsabili”. Ora è corsa contro il tempo per individuare i due assassini del povero Thomas Bricca.
Lo striscione a scuola
Intanto i compagni dell’Istituto Chimico Biologico Sandro Pertini, la scuola frequentata da Thomas, spunta uno striscione per chiedere “giustizia”. Ricordiamo che appena sei anni fa a pochi metri da dove si è consumato l’agguato mortale c’era stato un altro barbaro episodio di violenza, con il giovane Emanuele massacrato di botte.