Zaniolo Roma è scontro. Il giocatore a quanto pare sarebbe pronto a fare causa alla società per arrivare alla rescissione del contratto. Attualmente l’accordo con i giallorossi è in scadenza a giugno del 2024. Il giocatore da tempo (almeno un mese, così ha spiegato più volte Mourinho) chiede di essere ceduto. Già in estate, nonostante le dimostrazioni d’amore per squadra e città, dopo i festeggiamenti per la vittoria della Conference era andato a bussare alla porta dei dirigenti per chiedere di andare via. Poi la cosa non è andata in porto ed ha ricominciato la stagione con la Roma. Fino a che un mese fa ha deciso che il suo unico obiettivo era quello di allontanarsi dai giallorossi. Lo ha chiesto con più insistenza di prima, Mou inizialmente ha provato a fare qualcosa che potesse attirarlo e risollevargli il morale (era chiaro il suo malessere anche in campo), ma poi giocatore società e squadra sono arrivati ai ferri corti. Il resto è storia recente, lui assumendo un comportamento poco professionale si è apertamente chiamato fuori e ora che la Roma lo ha ufficialmente messo da parte starebbe pensando ad un’azione legale.

Zaniolo Roma è scontro, il giocatore starebbe pensando ad azione legale

Ieri si è chiuso definitivamente il mercato di gennaio e, come aveva ipotizzato Mourinho, Zaniolo è a tutti gli effetti ancora un giocatore stipendiato dalla Roma. Zaniolo ha rifiutato l’unica offerta arrivata nei giorni scorsi ai giallorossi, quella del Bournemouth (salvo poi ripensarci quando era troppo tardi e il club inglese aveva già investito molto per Traorè ricevuto il no del giallorosso), e la cosa non è piaciuta a Trigoria. Il giocatore ora aspetta il Milan che in questa sessione di mercato non lo ha potuto prendere. Zaniolo e rossoneri sperano possa essere solo un rimandare il trasferimento che a questo punto potrà esserci non prima del prossimo giugno. A meno che l’attaccante e il suo entourage non decidano di provare ad adire alle vie legali per arrivare ad una rescissione contrattuale anticipata. Intanto lui, andato via da Roma dopo aver raccontato di essere stato inseguito ed insultato da un gruppo di tifosi, si è rifugiato a casa dei genitori a La Spezia con l’autorizzazione della Roma, che gli ha concesso un permesso di 48 ore. Allo scadere delle quali dovrebbe ripresentarsi a Trigoria per allenarsi. Pur non rientrando nel progetto della società e della squadra (alla fine è stato lui a chiamarsi fuori per primo), come ha più volte ormai ricordato Mourinho, è tenuto a lavorare al centro sportivo della società. I rapporti sono irrecuperabili, ad oggi. L’ultima parola poi spetta alla proprietà ma a quanto pare, dopo il comportamento ritenuto poco corretto del giocatore, proprio la proprietà ha dato indicazioni sull’esclusione di Zaniolo dal progetto tecnico. In questo modo però il numero 22 ha paura di perdere la nazionale, ora che sembrava sul punto di convincere Mancini a convocarlo con più continuità. Per questo e per eventuali danni di immagine derivati da tutta questa vicenda, l’entourage di Nicolò, famiglia compresa, starebbero valutando se ci sono gli estremi per una battaglia legale. Secondo gli avvocati chiamati in causa, la Roma sarebbe infatti la responsabile dell’enorme caso mediatico che ha travolto Zaniolo negli scorsi giorni. Dagli striscioni, alle frasi contro la madre fino alle minacce di morte: sarà tutto materiale che l’accusa sfrutterà per ottenere la rescissione di contratto e accasarsi in un’altra squadra a parametro zero. Oltre al fatto che tutta questa vicenda sta procurando diversi problemi al ragazzo che ha bisogno di essere tutelato al fine di garantire la tranquillità giusta per svolgere la sua attività. Tra l’altro non è escluso che il giocatore nei prossimi giorni possa parlare per dire la sua versione dei fatti.