Perché non arriva la Carta risparmio spesa? Quando possono fare domanda per la Carta risparmio spesa 2023? Nell’articolo 78 della legge di Bilancio 2023, sono contenuti i riferimenti normativi della Carta risparmio spesa 2023. Un progetto innovativo, non associabile alla Carta acquisti, ma semmai abbinabile ad essa. Il nuovo sistema dovrebbe sostituire, invece, la distribuzione dei buoni spesa.
Infatti, la Carta risparmio incamera le stesse funzioni dei buoni spesa. Anche in questo caso, la Carta sarà destinata all’acquisto dei prodotti di prima necessità.
Carta Risparmio 2023
Il governo italiano per sostenere questa tipologia di misura ha stanziato 500 milioni di euro. Per ora, non è possibile richiedere il rilascio della Carta risparmio 2023, perché la misura non risulta ancora attiva a tutti gli effetti di legge. Non è stato emesso il decreto attuativo con requisiti, condizioni e modalità di trasmissione della domanda.
Tuttavia, sappiamo che possono aderire al nuovo progetto le famiglie in difficoltà. Infatti, la misura nasce come sostegno al reddito, per cui rientrano nel beneficio coloro un reddito certificato ISEE uguale o inferiore a 15.000 euro. La distribuzione della Carta risparmio sarà curata dalle Amministrazioni comunali.
Secondo le norme contenute nell’articolo 78, comma 2 della legge di Bilancio 2023, per emettere il decreto attuativo occorre attendere almeno 60 giorni dall’operatività della legge, per cui per maggiori informazioni su requisiti e domanda, bisogna attendere gli inizi del mese di marzo 2023.
Cosa fare nell’attesa della Carta risparmio?
Nell’attesa che arrivi il decreto attuativo e liberi la Carta risparmio, le famiglie possono orientarsi verso la richiesta dei buoni spesa e della Carta acquisti.
Esistono, quindi altre misure da attivare che dovrebbero essere compatibili con la Carta risparmio, come ad esempio la Social card.
La prima misura che permette di acquistare beni e servizi di prima necessità è la Carta acquisti 2023.
Moduli e procedura per il rilascio della Carta acquisti sono attivi per il 2023, per cui i richiedenti possono presentare la richiesta di ammissione al beneficio.
Si ricorda, che all’INPS compete la gestione della Carta acquisti, per cui è l’Ente che si occupa dell’accredito bimestrale di 80 euro (40 euro al mese). I beneficiari possono utilizzare la Carta acquisti per la spesa alimentare presso i negozi convenzionati o per pagare le bollette di luce e gas.
Nei negozi aderenti all’iniziativa è possibile ottenere anche uno sconto aggiuntivo nella misura del 5 per cento sulla spesa.
Tuttavia, la norma prevede dei requisiti molto stringenti, non permettendo il rilascio della Carta acquisti a tutte le famiglie. Possono richiedere la Social card le famiglie con figli minori di anni 3 e le persone anziane over 65.
Anche in questo caso, l’erogazione del contributo è strettamente connessa alla presenza di più requisiti, meglio indicati nell’articolo: “Social Card 2023: al via in automatico solo per queste famiglie, ecco come”.
Buoni spesa 2023 – distribuiti dai Comuni
La gestione dei buoni spesa compete ai Comuni che si occupano dell’emanazione di un apposito bando per la distribuzione degli aiuti, stabilendo limiti, importo e modalità e scadenza domanda. Ecco, perché, le famiglie, se rientrano nei requisiti, possono presentare la richiesta per ottenere i buoni spesa.
Le modalità di erogazione del contributo per la spesa alimentaria varia in base alle esigenze dell’Amministrazione comunale. Infatti, in alcune realtà vengono ai cittadini in povertà vengono distribuiti voucher cartaceo o elettronico, mentre altri erogano il contributo spettante attraverso una Postepay intestata all’avente diritto.
Anche i requisiti vengono stabiliti dai Comuni, solitamente la presenza del reddito certifica ISEE è uno degli elementi principali per l’ammissione al beneficio, a seguire numero dei membri del nucleo familiari, presenza o meno di altri sussidio e così via.
La distribuzione della Carta risparmio 2023 dovrebbe sostituire i buoni spesa. In ogni caso, per restare aggiornati, si consiglia di visionare la disponibilità del Comune di appartenenza.