L’intervista di Federico Chiesa è un affresco su passato, presente e futuro del calciatore della Juventus. Gli ultimi mesi sono stati complicati: l’infortunio rimediato contro la Roma il 9 gennaio 2022, la rottura del legamento crociato e il lungo, faticoso, recupero che lo ha visto tornare in campo solo a inizio dicembre. Una lunga successione di emozioni che hanno portato Prime Video a produrre un documentario ispirato proprio all’ultimo anno del calciatore. “Back On Track” è il titolo dell’episodio che narra il ritorno in campo del giocatore della Juventus, disponibile a partire dal 3 febbraio. Nell’intervista di presentazione del documentario di Prime Video, Chiesa racconta le sensazioni che lo hanno travolto dopo il terribile infortunio di un anno fa: “La situazione più difficile è stata quando mi hanno confermato che mi ero rotto il crociato – ha dichiarato il centrocampista della Juventus –. È stata l’emozione negativa più grande che ho ricevuto lo scorso anno. Il resto è stato superare gli obiettivi giornalieri, superare il dolore e tornare bene e in fretta. Penso sia stato quello il momento più difficile. Il rientro in campo è andato per le lunghe però può capitare come mi hanno detto i dottori. È capitato a me. Al posto di 6 ci ho messo 10 mesi. Però vedevo il traguardo, cosa che non vedevo all’inizio”.
Juventus, le parole di Chiesa nell’intervista di presentazione di “Back On Track”
Nell’intervista che Federico Chiesa ha rilasciato in occasione della presentazione del documentario “Back On Track”, il focus viene poi spostato sull’ultimo periodo in casa Juventus. La sconfitta interna rimediata contro il Monza ha lasciato il segno nell’ambiente bianconero: “Noi giocatori, insieme al Mister, dobbiamo pensare di migliorare le prestazioni in campo – ha aggiunto Chiesa –. Nelle ultime partite abbiamo subito tanti gol. Nel primo tempo contro il Monza siamo stati poco aggressivi, poco presenti nella partita. Dobbiamo tornare a giocare un calcio migliore perché abbiamo i giocatori per farlo e le qualità. Dobbiamo tornare a giocare un calcio aggressivo, compatto in difesa. Noi dobbiamo pensare a questo con lo staff tecnico. Per i problemi extra campo ci pensa la società”. In seguito, Chiesa si espone sui propri obiettivi e racconta quanto sia stata di fondamentale importanza il supporto di papà Enrico: “Può essere stata anche una fortuna il fatto che mio padre avesse vissuto un momento così nella sua carriera perché mi ha dato molto consigli e continua a darmeli perché devo convivere con piccoli fastidi. Con la partita contro il Monza non ci sono stato per un affaticamento al flessore sinistro del ginocchio operato. Il mio obiettivo è giocare con continuità ed esserci ad ogni partita. Tornare in forma e avere i 90 minuti nelle gambe”.