Semifinali Eurovision Song Contest 2023. Dopo il Festival di Sanremo sicuramente uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati di musica è l’Eurovision Song Contest. La passata edizione si è svolta proprio in Italia, per la precisione a Torino, tuttavia ogni anno sono davvero tante le persone che viaggiano e attraversano l’Europa per assistere a questa strabiliante manifestazione.

Nonostante la vittoria dell’Ucraina lo scorso anno, quest’anno la manifestazione non potrà svolgersi in questo luogo a causa della guerra ancora in corso. L’evento andrà in scena dalla Liverpool Arena il 9, 11 e 13 maggio, prima con le due semifinali poi con la finalissima. In tutto sono 31 i Paesi che nel corso delle due semifinali si contenderanno i 20 posti per il gran finale. Proprio nella serata di martedì 31 gennaio.2023 si è svolta la cerimonia di sorteggio delle semifinali presso il St. George’s Hall, uno dei posti più caratteristici della città dei Beatles, con la presentazione affidata a Rylan e a Ah Odudu. Quindi come sarà la divisione nelle due serate che molto probabilmente nel nostro Paese verranno trasmesse su Rai 2 oppure su Rai 4? E quando potrà votare l’Italia?

Semifinali Eurovision Song Contest 2023: i sorteggi

Saranno 15 i Paesi nella prima semifinale e 16 nella seconda semifinale. Nella prima semifinale del 9 maggio voteranno anche Italia, Germania e Francia con questi Paesi in gara:

  • Serbia
  • Lettonia
  • Irlanda
  • Norvegia
  • Portogallo
  • Croazia
  • Malta
  • Svezia
  • Moldavia
  • Svizzera
  • Israele
  • Paesi Bassi
  • Finlandia
  • Azerbaigian
  • Repubblica Ceca

Giovedì 11 maggio invece voteranno anche Ucraina, Spagna e Regno Unito i seguenti Paesi in gara:

  • Armenia
  • Cipro
  • Romania
  • Danimarca
  • Belgio
  • Islanda
  • Grecia
  • Estonia
  • Albania
  • Australia
  • Austria
  • Lituania
  • San Marino
  • Slovenia
  • Georgia
  • Polonia

Sempre ieri c’è stato anche il passaggio di consegne tra l’ultima città ospitante, il capoluogo piemontese, e Liverpool, con la presenza dei rispettivi sindaci, Stefano Lo Russo per la città ospitante uscente e Joanne Anderson per quella entrante. Ricordiamo che il ministro della Cultura di Kiev, Oleksandr Tkachenko e il frontman della Kalush Orchestra Oleh Psiuk non sono stati d’accordo con questa scelta: “L’Ucraina non è d’accordo con la natura della decisione, una scelta di fronte alla quale ci siamo trovati, senza la possibilità di discutere altre opzioni. Siamo fermamente convinti di avere tutte le ragioni per condurre ulteriori trattative, per trovare una soluzione comune che soddisfi tutte le parti. Abbiamo onestamente vinto l’Eurovision 2022 e soddisfatto in tempo tutte le condizioni per il processo di approvazione del suo svolgimento in Ucraina. Abbiamo fornito risposte e garanzie sugli standard di sicurezza e sui possibili luoghi in cui tenere la competizione. L’organizzazione di Eurovision 2023 in Ucraina è un segnale potente per il mondo intero che ora sostiene l’Ucraina. Chiederemo che questa decisione venga cambiata». Sembra però difficile che L’Ebu metta nuovamente in discussione le sue scelte“.

Perché l’Italia è di diritto in finale?

Ricordiamo che l’Italia, insieme a Germania, Regno Unito, Francia, Spagna, forma le cosiddette Big Five, ossia quei Paesi che supportano economicamente l’Unione europea di radiodiffusione della manifestazione, e così è di diritto in finale. A questi cinque va ad aggiungersi il Paese ospitante della kermesse canora che è diversa ogni anno (quest’anno quindi l’Ucraina è di diritto in finale).

Oltre alla vittoria con i Maneskin nel 2021 l’Italia aveva vinto la prima volta nell’edizione del 1964 a Copenaghen con l’allora sedicenne Gigliola Cinquetti e il brano Non ho l’età (per amarti), la seconda nel 1990 a Zagabria con Toto Cutugno e la canzone Insieme: 1992. Dopo questi trionfi il nostro Paese ha acquisito il diritto di organizzare l’edizione successiva della manifestazione, precisamente l’edizione 1965 a Napoli (al Centro Rai), e l’edizione 1991 a Roma (nello Studio 15 di Cinecittà).