Pensioni quota 41 ultime notizie. Il governo inizia a riflettere sulla riforma delle pensioni che dal prossimo anno dovrebbe prevedere una soluzione strutturale, diversa dalle “toppe” alla Legge Fornero che sono state messe negli ultimi anni.

Pensioni quota 41 ultime notizie

I confronti con sindacati e associazioni datoriali sulla riforma delle pensioni hanno già preso il via per, come ha affermato la ministra Calderone, “individuare l’accesso a pensioni più compatibili con le esigenze personali e sanitarie del lavoratore e al contempo di ricambio generazionale dei datori di lavoro, evitando pericolosi ‘scaloni’ anagrafici”.

L’esecutivo ha davanti a sé 12 mesi di tempo per incontrare le parti sociali e realizzare una riforma che riveda definitivamente la flessibilità in uscita e, magari, diventi strutturale. Impresa che, finora, non è riuscita a nessuno.

Secondo il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, intervistato dal Messaggero, la scelta dell’esecutivo “è chiara”: il futuro è verso l’azzeramento dei limiti di età e l’uscita dal lavoro con 41 anni di contributi. Insomma, la Quota 41 tanto cara alla Lega diventerà strutturale, senza vincolarla a un limite di età, come accaduto invece in questa Manovra.

Il problema dei costi

Quando si parla di Quota 41 però, il ragionamento non può mai prescindere dai costi elevati della misura in questione. Secondo le prime simulazioni fatte nel novembre scorso, se venisse adottata a partire dal 2024 costerebbe da sola nel primo biennio circa 3 miliardi di euro.

Secondo i calcoli dell’Inps, nel breve-medio periodo il costo di Quota 41 varierebbe da poco meno di 5 miliardi nel primo anno a oltre 9 nel decimo anno di entrata in vigore. Nel corso di un decennio, la spesa superiore rispetto al sistema attuale sarebbe di circa 75 miliardi, più di quanto l’Unione europea ha concesso all’Italia come contributi a fondo perduto all’interno delle risorse per il Pnrr.