Al termine degli Australian Open, dove è stato commentatore, Boris Becker ha fatto un bilancio sul torneo appena passato, ma anche sul tennis in generale passando da Novak Djokovic, ai big three e alla nuova generazione, tracciando un quadro completo su questo sport.

Ne emerge uno spaccato nostalgico ma orientato al futuro, con la consapevolezza che la generazione Federer è sicuramente una delle più importanti, ma che il cambio generazionale potrà dare grandi soddisfazioni.

Boris Becker su Djokovic

Novak in questo momento ha 35 anni e sa perfettamente che tra quattro o cinque anni non potrà mantenere questo livello. Penso sia pronto per una nuova avventura e un nuovo e grande viaggio dopo questa vittoria. I prossimi mesi saranno completamente diversi, soprattutto tra Parigi e Wimbledon. Questo successo è stato probabilmente il più importante della sua vita. Il suo sogno è quello di chiudere la carriera con il maggior numero di titoli dello Slam e credo ci sia vicino

Il pensiero su Federer

Penso possa essere uno dei più grandi ambasciatori per il nostro sport. Diciamo che è quasi troppo bello per essere vero, soprattutto rappresenta un unicum all’interno del panorama sportivo. Tutti lo amano

Il cambio generazionale

In questo momento stiamo assistendo al vero cambio generazionale, nonostante i risultati. Roger Federer non c’è più e Rafa Nadal secondo me è sulla buona strada. Giocherà il Roland Garros, ma poi sarà un grosso punto interrogativo. Sicuramente Djokovic può raggiungere quota 23 Slam durante questa stagione

L’importanza dei “big three”

Con loro tre non abbiamo avuto solo dei giocatori capaci di vincere tutto, ma di avvicinare anche una fetta di pubblico che prima non seguiva il tennis. Questo ha reso il nostro sport più seguito ed evidentemente anche più internazionale. La grande sfida per i ragazzi che stanno arrivando non è solo quella di vincere, ma di essere anche dei modelli per questo sport