Le opposizioni tallonano Giuseppe Valditara. La leva, stavolta, è quanto avvenuto a Milano dove un docente dell’Istituto superiore ‘Curie-Sraffa’ di Milano, alla vigilia della Giornata della Memoria, ha interrotto allo Spazio Teatro 89 uno spettacolo dal titolo, ‘Herr Doktor’, incentrato sulla figura di Joseph Goebbels, Ministro della propaganda del Terzo Reich. Quando l’attrice ha fatto riferimento al numero di morti della Shoah il professore si alzato in piedi ed ha attirato su di sé la scena urlando: “Questa è la vostra verità, dite solo quello che vi fa comodo, voi state gonfiando completamente i numeri”. A nulla sono serviti i tentativi dei colleghi e delle colleghe di calmarlo anzi, la discussione, si è poi animata anche grazie a chi in platea ha deciso di rispondere per le rime all’interventi del docente. “Questa è storia” da una parte, “Questa è ideologia” la risposta secca del prof che è diventato, per la cronaca e per gli studenti della scuola, il prof negazionista. Pronta la presa di distanza da parte dell’istituto e dei colleghi. A quanto pare il professore non sarebbe nuovo ad atteggiamenti di questo tipo. Questo il contenuto della lettera firmata dal corpo docente dell’Istituto superiore ‘Curie-Sraffa’ di Milano:

Ci dissociamo pubblicamente dalle esternazioni del docente presente allo spettacolo in veste di accompagnatore di una classe, sia come cittadini sia nel loro ruolo di formatori di adolescenti, formatori appartenenti al medesimo istituto – si legge – Inoltre prendono fermamente le distanze dalle modalità di intervento del docente, che ritengono irrispettose nei confronti degli attori e del personale dello Spazio teatro 89, che in tutti questi anni di collaborazione si è sempre mostrato accogliente ed inclusivo verso l’istituto.

Le opposizioni contro Valditara: “Nessuna parola sul prof negazionista”

È stata proprio la vicenda del prof negazionista la molla che ha scatenato, oggi, gli interventi delle opposizioni di governo. La prima è stata Simona Malpezzi, l’esponente del Pd ha letteralmente cronometrato il tempo passato tra il fattaccio e la reazione che si aspettava dal Ministro:

dispiace molto che il ministro Valditara non abbia ancora trovato il tempo di stigmatizzare quanto avvenuto, visto che la notizia è di due giorni e che tutti gli organi di stampa l’abbiano riportata con ampi commenti. Il ministro Valditara non perde occasione di dire cose sulla scuola che io considero umilianti, ma sappiamo che per lui l’umiliazione nella scuola è un valore, una forma di elogio”, incalza. Insomma, l’episodio del prof negazionista fa dire alla capogruppo Pd al Senato che “dal ministro aspettiamo una risposta alla nostra interrogazione per sapere cosa intende fare.

La capogruppo, poi, annuncia che il suo partito è pronto a sottoporre Valditara ad un’interrogazione parlamentare:

Come Pd abbiamo presentato un’interrogazione al ministro Valditara in merito alla vicenda di quel professore milanese che nei giorni scorsi, durante una rappresentazione teatrale per ricordare la giornata della memoria ha interrotto lo spettacolo, mentre si ricordavano i numeri della tragedia della Shoah, urlando che quella non era la verità ma era ideologia.

A farle eco è un’altra dem, Irene Manzi, che in parte plaude: “Bene che il caso del professore negazionista che ha interrotto uno spettacolo sulla Shoah, contestando i numeri dell’Olocausto sia finito all’ufficio scolastico territoriale di Milano. Bene che vi sia l’impegno a garantire ‘la dovuta attenzione e la necessaria severità” ma poi aggiunte: “Non è assolutamente sufficiente. Si tratta di un fatto gravissimo che, tra l’altro ha dei precedenti, e richiede un intervento immediato del ministro Valditara. Non c’è spazio per il negazionismo nelle nostre scuole”.

Il rincaro terzopolista

Il Terzo Polo, sulla vicenda, rincara la dose attraverso le parole della Capogruppo al Senato Raffaella Paita:

la scuola deve essere il luogo della verità storica e dell’educazione, non del relativismo. Da parte nostra questo docente non dovrebbe più avere la possibilità di insegnare: chiederò al ministro quali provvedimenti intenda prendere nei confronti di questo diseducatore