Iscrizioni scuola, liceo classico in calo. Scaduto il termine per le iscrizioni all’anno scolastico 2023-24 è momento di statistiche e bilanci. Il Mur può diffondere le percentuali su cosa hanno scelto gli studenti per la scuola superiore che vede sempre in testa i licei scelti dal 57, 1 percento dei ragazzi, ma scende il numero di chi decide di optare per gli studi umanistici. E il dato preoccupa il Ministero perché, se sono sempre elevate le percentuali di chi decide di continuare gli studi al liceo, sono in calo i ragazzi che hanno scelto il classico. Lo scorso anno, del totale degli studenti delle medie che sarebbero passati al liceo l’anno successivo, aveva scelto gli studi umanistici il 6,2 percento. Quest’anno, lo stesso dato, è sceso al 5,8. “Credo sia necessario attivarsi per far comprendere che lo studio delle lingue classiche induce lo studente a stimolare la logica, così come un problema di matematica, e che sia necessario ridare il giusto spazio allo studio della storia antica, fin dalle scuole primarie”, ha commentato il sottosegretario all’istruzione e al merito Onorevole Paola Frassinetti. “Esistono alcune correnti di pensiero che, con una sottile strategia, tendono a sminuire l’importanza della cultura classica, definendola inutile e superata. Va invece rilanciata l’importanza degli studi umanistici, vero e proprio pilastro della nostra cultura e delle nostre tradizioni”.
Iscrizioni scuola, in calo il liceo classico soprattutto al nord
Se le iscrizioni al liceo classico sono in calo, aumenta la scelta per il liceo scientifico che rimane, come ogni anno, in testa. Mentre sono in netta minoranza gli istituti professionali. Altro dato da segnalare è che gli studi umanistici sono in calo soprattutto al nord, mentre tengono ancora testa allo scientifico al sud. Andiamo a vedere nello specifico le percentuali che sono state diffuse dal Ministero dell’Istruzione a iscrizioni concluse. I ragazzi che prediligono il liceo salgono dal 56,6% al 57,1%. Come già detto il classico scende dal 6,2 al 5,8 mentre sale, anche se lievemente, lo scientifico dal 26% al 26,1%. Salgono gli altri indirizzi liceali: al 7,7% (dal 7,4%) il liceo linguistico, idem per il liceo delle Scienze Umane (dal 10,3% all’11,2%). In generale aumentano le iscrizioni agli istituti tecnici (dal 30,7% al 30,9%); la scelta preferenziale è quella che riguarda l’indirizzo ‘Amministrazione, finanza e marketing’. Calano invece gli studenti che optano per gli istituti professionali dal 12,7 al 12,1%. Tra gli indirizzi più scelti troviamo ‘Enogastronomia ed ospitalità alberghiera’, ‘Manutenzione ed assistenza tecnica’, ‘Servizi per la sanità e l’assistenza sociale’. Regione per regione ecco le percentuali. Il liceo classico viene scelto dal 4,1% di studenti in Piemonte, 3,7% in Lombardia, 3,5% nel Veneto e Friuli Venezia Giulia, 6,9% in Liguria, 3,1% in Emilia Romagna, 4% in Toscana, 6,7% in Umbria, 5,3% nelle Marche, 9,2% nel Lazio, 4,7% in Abruzzo, 7,4% in Molise, 7,7% in Campania, 6,8% Puglia, 7,9% in Basilicata, 9% in Calabria, 9,6% in Sicilia, 6,4% in Sardegna. Primo posto per la Sicilia quindi quasi al 10 percento, seguita dal Lazio, dove il liceo classico rimane evidentemente uno dei più quotati e dove c’è la maggioranza di studenti che ancora sceglie i licei (prima regione per numero di iscritti con il 69,7%). La percentuale più bassa di iscritti al liceo classico in Emilia Romagna, dove però si registra la percentuale più elevata di scritti agli istituti professionali (15,6%).