La cosiddetta “consegna a domicilio” ha conquistato gli ultimi vent’anni ed ha visto una sostanziale accelerazione soprattutto come conseguenza dell’affermarsi dell’ormai conosciuto e-commerce ma anche come conseguenza della pandemia Covid-19. L’home delivery ha conquistato anche le frontiere dell’alimentare, che si è visto offrire questo servizio per stare al passo con i tempi e per rendersi competitivo. Inoltre, questa realtà non è più legata alle grandi catene come era solito, ma ormai, anche le piccole attività tengono conto di tale servizio mirato all’ottenimento di esperienza quanto più comoda ed efficiente per il consumatore finale.

Il boom del food delivery

L’evoluzione tecnologica ha fatto da traino nel settore delle consegne a domicilio grazie alla nascita di numerose start up mirate alla consegna di piatti pronti, non più limitati alla consegna della classica pizza o snack, ma anche piatti in versione gourmet in vasta scelta. Grazie alla nascita di questo servizio il consumatore ha la possibilità di ricevere il pranzo o la cena comodamente a casa senza il bisogno di cucinare, che richiede sicuramente tempo e senza sporcare alcuna padella o pentola. In questo modo si è dato modo anche di scoprire e conoscere cucine ed abitudini straniere di paesi lontani, i cui piatti sarebbero troppo laboriosi da preparare a casa oltre che per la disponibilità degli ingredienti.

L’alternativa al ristorante

Di certo, è ormai un dato di fatto che il food delivery sta diventando sempre più spesso un’alternativa al ristornate o pizzeria. In termini di budget il risparmio è indiscutibile ma non è un servizio sostitutivo al ristorante, piuttosto compensativo, in quanto il ristoratore trae il vantaggio di avere due canali di vendita, non solo il consumo in loco ma dunque anche quello del delivery o take way. Inoltre, grazie alle digital food delivery, da non sottovalutare è la visibilità che possono ottenere in una società quanto più digitalmente connessa. Tra i più noti servizi di food delivery che troviamo nei vari centri urbani Deliveroo, Glovo, Just Eat, Moovenda e Foodcare.

Graziana Caldarella