Una partita di calcio giovanile disputata sul campo dell’oratorio di Nese, una frazione del comune di Alzano Lombardo in provincia di Bergamo finisce in rissa.
In quel momento si stavano affrontando le squadre dell’Oratorio Alzanese e il Tritium Calcio in un match valido per gli ottavi di finale del Trofeo Cassera, organizzato dalla Sezione Guido Calvi di Bergamo dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport. Un torneo giovanile locale senza troppe velleità per la posta in palio.
Ad un certo punto del secondo tempo, la tensione però è alle stelle a causa di un brutto fallo da gioco. Il direttore di gara perde completamente le redini del match e i giovani giocatori danno luogo ad una terribile quanto vergognosa rissa in campo. Il tutto a pochi passi dalla chiesa parrocchiale.
I fatti sono stati documentati da un video registrato da una madre che assisteva alla partita dagli spalti. La clip della durata di oltre 2 minuti testimonia la follia in campo e le percosse tra i giovani calciatori e in poco tempo il video è diventato virale sui social media.
Nese rissa sul campo dell’oratorio: i genitori scavalcano recinzioni
Da quanto si capisce guardando proprio le immagini, pare che la furibonda lite in campo sia iniziata subito dopo un violento scontro di gioco. Un ragazzo è evidentemente sofferente a terra per il colpo ricevuto. Nessuno si prodiga a fornire le cure necessarie al giovane calciatore colpito alla testa e lo stesso arbitro non pare intenzionato a punire l’avversario reo della condotta violenta in campo.
Dai vicini spalti due persone iniziano a urlare parolacce ed offese nei confronti dell’arbitro alimentando la tensione in campo. Tuttavia nulla lascia presagire che la situazione degeneri. Gli altri giocatori dell’Alzanese arrivano attorno al loro compagno atterra per sincerarsi delle sue condizioni fisiche mentre dagli spalti piovono ingiurie e urla.
Ad un certo punto vicino al giocatore dolorante si avvicina un avversario: evidentemente volano parole di troppo. Il calciatore del Tritium prende dunque brutalmente a pugni un giocatore dell’Alzanese. Il ragazzo cade a terra, mentre il suo avversario continua pesantemente a percuoterlo. È il parapiglia più totale.
Attorno ai due iniziano ad arrivare tutti gli altri giocatori in una rissa fuori controllo. Alcuni genitori sugli spalti, tra cui il padre del ragazzo colpito dal fallo di gioco, cercano di scavalcare la recinzione di delimitazione del rettangolo di gioco. Un uomo effettivamente riesce a fiondarsi in campo con fare molto minaccioso. L’inquadratura non mostra se l’uomo tenti di placare gli animi in campo e separare almeno il proprio figlio dalla lotta o se si unisca nella rissa. La situazione è totalmente fuori controllo e dagli spalti si urla “Vergognatevi!” e l’arbitro non può fare altro che sospendere l’incontro sportivo.
Un vero e proprio momento di follia e brutale violenza che mai ci si aspetterebbe vedere in una competizione sportiva giovanile ed in particolar modo in un oratorio. La settimana scorsa la stessa sede aveva ospitato una conferenza sul tema “formazione ed educazione nello sport”.
Condanna da parte degli organizzatori
Sul proprio canale Telegram, lo scorso 26 Gennaio gli organizzatori del Torneo hanno divulgato un comunicato ufficiale nel quale si spiega come al 50esimo minuto del secondo tempo, dopo la segnatura della quarta rete della società Oratori Alzanese sia scoppiata una rissa tra i calciatori delle due squadre nella quale l’arbitro non ha potuto identificare i responsabili per il caos generatosi.
La nota sottolinea l’ingresso in campo di alcuni sostenitori del Tritium senza però rimarcare il grave parapiglia che si è venuto a creare tra i giovani calciatori.
Le due società sono state multate con una sanzione di poche decine di euro cadauna.
Successivamente, gli stessi organizzatori del Torneo hanno condannato con maggior forza l’episodio avvenuto.
“Il comitato organizzatore, biasimando i fatti accaduti durante le gare dell’ultimo turno, invita le società ad attivarsi e mantenere durante le partite dei Tornei il MASSIMO RISPETTO e CORRETTEZZA che da sempre contraddistinguono le nostre manifestazioni, raccomandando ai propri tesserati un comportamento SPORTIVO E IDONEO. Eventuali gravi comportamenti che dovessero verificarsi nel corso delle gare della fase finale verranno pesantemente sanzionati”.