Usa e Corea del Sud rinforzano la loro intesa in funzione anti Corea del Nord. Gli sforzi dei due paesi, alla luce dei cambiamenti in essere nel pacifico, si stanno intensificando. È questo il motivo di fondo del vertice tenutosi tra il capo del Pentagono Lloyd Austin ed il Ministro della Difesa Sudcoreana Lee Jong-sup. Le parti si sono viste a Seul per “espandere e rafforzare il livello e la portata delle esercitazioni militari congiunte, alla luce delle continue provocazioni da parte di Pyongyang”. La decisione – spiegano – è stata presa alla luce dei “cambiamenti della situazione di sicurezza, compresi i recenti tentativi della Corea del Nord di aggiornare i suoi programmi nucleari e missilistici”. Lloyd Austin, dal canto suo, ha assicurato che l’impegno deli Stati Uniti d’America rimane “ferreo e incrollabile”.
Usa e Corea del Sud aumentano la funzione anti Corea del Nord. Che cosa sta facendo il regime di Kim
La Corea del Nord ha segnato un nuovo record di lanci missilistici: sono stati oltre settanta nel 2022 compreso quello del missile balistico intercontinentale (Icbm) il più avanzato fino a quel momento. Il rafforzamento dell’intesa tra Seul e Washington, evidentemente, si rende necessario a fronte del mutamento e dei cambiamenti che si stanno verificando. Di questo ne sono convinti, specialmente dopo i recenti tentativi di Pyongyang di rafforzare i programmi missilistico e nucleare, il ministro della Difesa sud-coreano ed il capo del Pentagono Lloyd Austin.
Il 2022 è stato, infatti, un anno cruciale come si evince dall’aumento dei testi missilistici voluti da Kim. La tensione ha toccato il culmine nel momento in cui la Corea del Nord ha dichiarato “irreversibile” il suo status di potenza nucleare. Una prova di forza che, oltre che con i test missilistici, la Corea del Nord ha dimostrato sparando diverse volte colpi di artiglieria nelle zone cuscinetto. Nel dicembre scorso, poi, il regime di Kim aveva anche inviato cinque droni che avevano sorvolato il territorio sud-coreano (uno dei quali avvicinatosi alla capitale) in un incidente senza precedenti negli ultimi anni.
L’impegno per la “deterrenza estesa” era stato preso da Washington, Seul e Tokyo, a margine dei summit Asean di Phnom Penh, a novembre 2022, tra i leader dei tre Paesi (Joe Biden per gli Usa, il sud-coreano Yoon Suk-yeol, e il primo ministro giapponese, Fumio Kishida). L’accordo comprende la condivisione in tempo reale delle informazioni sull’allerta missilistica tra gli alleati e mira a produrre una “risposta schiacciante” nel caso in cui la Corea del Nord faccia ricorso alle armi nucleari. Accordo che a posto delle fondamenta che, con l’incontro tenutosi tra Washington e Seul, sono state ulteriormente messe a punto.
L’appello della NATO: “Rimanere fermi ed uniti”
In merito al crescente clima di tensione è intervenuto anche la Nato. Il Giappone e la Nato, infatti, devono “rimanere uniti e fermi di fronte alle minacce alla sicurezza poste da Cina, Corea del Nord e dalla guerra della Russia in Ucraina”. Lo ha detto nel corso della sua visita a Tokyo il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Egli, in aggiunta, ha avvertito che Pechino sta tenendo d’occhio gli sviluppi in Ucraina e “imparando lezioni che potrebbero influenzare le sue decisioni future”.
Stoltenber ha incontrato anche il premier giapponese, Fumio Kishida: “Ciò che sta accadendo in Europa oggi – ha affermato il segretario generale – potrebbe accadere domani in Asia orientale. Quindi dobbiamo rimanere uniti e fermi, lottando insieme per la libertà e la democrazia”. Lo stesso Fumio Kishida, facendo eco alle parole di Stoltenber, guarda con preoccupazione alla alla situazione relativa alla “Crescente cooperazione tra Cina e Russia, anche attraverso operazioni congiunte ed esercitazioni nelle vicinanze del Giappone”.