Separazioni e divorzi cambieranno da Marzo, con quattro mesi d’anticipo sulla tabella di marcia, visto che la riforma Cartabia sta diventando realtà, quindi separazioni e divorzi potrebbero concludersi in tempi decisamente più brevi.

Separazioni e divorzi, cosa cambia

Il Tribunale della Famiglia entrerà in vigore a Marzo e questa è la prima fase di cambiamento che eliminerà molti passaggi burocratici nelle cause di divorzio e separazione giudiziari, introducendo il rito unico in caso di abusi familiari sui minori e altri procedimenti civili relativi alla famiglia, come la sospensione della potestà genitoriale. Se adesso un procedimento di separazione giudiziale non termina entro tre anni e mezzo, la speranza è di dimezzare i tempi. L’Avvocato Gian Ettore Gassani, avvocato divorzista e presidente dell’Ami, associazione matrimonialisti italiani è intervenuto sull’argomento durante la trasmissione “Pomeriggio Con Noi” condotta da Francesca Romana Macrì e Francesco Acchiardi in onda su Cusano Italia Tv, dichiarando: “Il problema è aumentare il livello della qualità del prodotto giurisdizionale, non in tutta Italia ci sono magistrati che possono gestire al meglio il carico di lavoro delle procedure familiari. A Roma e Milano ci sono delle sezioni specializzate ma nei piccoli centri la vedo veramente dura.”

Processi più veloci?

Separazioni e divorzi potrebbero concludersi in tempi decisamente più brevi, tutto questo grazie al Tribunale della Famiglia che entrerà in vigore il primo Marzo, secondo l’avvocato Gassani: “È una riforma importante sulla carta ma che ci lascia un po’ perplessi, sono quelle classiche leggi belle sulla carta che necessitano di nuovi mezzi, strutture, investimenti economici ed anche un numero maggiore di magistrati. Credo che le nostre preoccupazioni siano assolutamente fondate. Il diritto di famiglia è la materia più delicata, dietro alcune crisi coniugali ci sono delle stragi, tragedie, delitti, femminicidio io credo che sia una materia da dover trattare con il massimo rispetto come il penale.”