Non solo Fiumicino e Malpensa: i piccoli aeroporti distribuiti nelle varie città d’Italia hanno fatto registrare un vero e proprio boom nel 2022. Dopo la pandemia di Covid e il conseguente stop agli spostamenti, il 2022 si è chiuso con una ripresa importante del traffico aereo negli scali italiani. Il numero di passeggeri, infatti, si è attestato a un 164,6 milioni, più del doppio rispetto a quelli registrati nel 2021, quando gli effetti della pandemia avevano limitato a 80,7 milioni il numero di persone che aveva preso l’aereo. A dirlo è Assaeroporti che riporta, però, anche un altro dato molto interessante. Dal bilancio dell’anno, infatti, è emerso che a trainare la ripresa sono stati soprattutto gli scali medio piccoli con un numero di passeggeri inferiore a 15 milioni. Questi, anzi, hanno fatto registrare dei veri e propri boom tanto che “l’impressione è che nel 2022 sia aumentato l’utilizzo degli aerei per le vacanze al mare e in montagna: almeno questo sembrano dimostrare gli exploit di Foggia, Bolzano, Trapani, Brindisi, Alghero e Bari”, si legge nel report.
I piccoli aeroporti in Italia trainano la ripresa degli spostamenti dopo la pandemia. Ecco i dati
A registrare la crescita maggiore, oltre a Milano Linate, gli scali di dimensioni medie del Sud Italia. Volendo stilare una classifica, gli aeroporti di medie dimensioni (quelli, si è detto, tra 5 e 15 milioni di passeggeri) che sono cresciuti di più in termini percentuali rispetto al 2019 vede in testa Linate, con un aumento del 17,5 percento e 7,719 milioni di passeggeri, Bari con l’11,9 percento e 6,205 milioni di passeggeri, Palermo con +1,4 percento e quota passeggeri 117 milioni, Napoli 10,9 milioni con un +0,5 percento, mentre Catania ha segnato una flessione dell’1,2 percento (10 milioni). Gli scali tra 1 e 5 milioni vedono come capolista Brindisi (+13,6 percento con 3 milioni di passeggeri), Alghero (10,3 percento con 1,5 milioni), Olbia (+6,3 percento con 3,16 milioni), Torino (+6,1 percento con 4,19 milioni di passeggeri), mentre Cagliari ha subito una flessione del 7,4 percento (4,39 milioni di passeggeri). Sono però i piccoli scali, quelli con meno di un milione di passeggeri, sono quelli che hanno vissuto un vero e proprio boom: +1.721 percento per Foggia; + 513,9 percento per Bolzano; + 116,7 per Trapani; +81,6 percento per Grosseto e +73,4 percento per Cuneo. Volendo considerare la classifica generale, tra i primi 10 scali del 2022 si sono posizionati Roma Fiumicino con 29.360.613 (-32,6 percento), Milano Malpensa con 21.347.652 (-26 percento), Bergamo con 13.155.806 (-5,1 ercento), Napoli con 10.918.234 (+0,5 percento), Catania con 10.099.441 (-1,2 percento), Venezia con 9.319.156 (-19,4 percento), Bologna con 8.496.000 (-9,7 percento), Milano Linate con 7.719.977 (+17,5 percento), Palermo con 7.117.822 (+1,4 percento) e Bari con 6.205.461 (+11,9 prcento). Secondo Assoaeroporti “il divario sul 2019 è attribuibile principalmente al segmento intercontinentale che, dopo due anni di pandemia, ha ricominciato a crescere in maniera strutturale solo a partire dai mesi estivi del 2022”. Nel corso del 2022 il gap rispetto ai 193 milioni di passeggeri pre-Covid si è progressivamente ridotto, passando dal -39 percento del primo trimestre al -12 percento del secondo, fino ad assottigliarsi ulteriormente durante i mesi estivi, -7 percento , per poi tornare leggermente a salire al -9% degli ultimi tre mesi dell’anno. Il 2022 ha segnato in generale una ripresa degli spostamenti aerei: sono stati 1.469.397, superando del 55 percento i valori del 2021. Cresce anche il cargo, che con 1.107.501 tonnellate di merci trasportate si è attestato a un +1,7 percento rispetto al 2021 e ad un +0,3 percento sul 2019. Lo scalo di Milano Malpensa, con oltre 720 mila tonnellate, conferma la leadership nazionale, processando il 70 percento delle merci avio del paese.