Chi era Fernanda Wittgens film Rai 1? Stasera in tv Matilde Gioli, che noi di TAG24 abbiamo intervistato in esclusiva, porterà sullo schermo la vita della critica d’arte passata alla storia per essere stata la prima donna nella storia a dirigere un museo statale in Italia. Fernanda Wittgens è stata infatti a capo della Pinacoteca di Brera, una delle istituzioni culturali più importanti del Paese che gestisce tra le altre cose moltissime delle bellezze a Milano e in Lombardia. Andiamo a scoprire la vera storia dietro al film.

Chi era Fernanda Wittgens film Rai 1? Stasera la vita della critica d’arte

Girato tra Roma, Civitavecchia Milano, il film su Fernanda Witthgens in onda su Rai 1 è una storia di affermazione femminile, resistenza, impegno civile, sacrificio per l’arte e per le vite altrui. Fernanda da bambina trascorreva le domeniche visitando i musei di una Milano di inizio Novecento in compagnia del padre Adolfo. Il coronamento del suo sogno è reso possibile dall’incontro nel 1928 con Ettore Modigliani, storico direttore della Pinacoteca di Brera. Un incontro che le cambia la vita: viene assunta come “operaia avventizia” e quando Ettore Modigliani viene sollevato da ogni incarico in quanto antifascista, è proprio lui stupendo tutti a nominarla come suo successore alla guida di una delle istituzioni culturali principe.

La Pinacoteca di Brera luogo dove Fernanda Wittgens ha fatto la stoira

La guerra e l’aiuto dato a centinaia di ebrei

La vita di Fernanda Wittgens quindi cambia con questo nuovo prestigioso incarico, che anticipa l’entrata in guerra dell’Italia dove dovrà occuparsi di salvaguardare le opere della galleria dai bombardamenti. È lei a sistemare le opere per il trasporto e a portarle direttamente in Svizzera. Quello che i fascisti e nazisti non sanno è che dentro i camion nascosti dietro opere dal valore inestimabile ci sono delle vite umane. Sono centinaia gli ebrei che con questo rischioso stratagemma sono stati trasportati oltre il confine ellenico salvandoli da morte certa. È vittima però di una spia che la consegna alle forze del regime che la imprigioneranno per quattro anni, poi ridotti a uno. Resta però il grande coraggio di Fernanda Wittgens che le sono valsi il riconoscimento di “Giusta tra le nazioni”.

Il lavoro dopo la guerra

Di nuovo libera, viene nominata pro-direttore e commissario per l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Il suo lavoro era stato decisivo per salvare le opere d’arte della Pinacoteca di Brera, con ben 26 sale su 34 distrutte dai bombardamenti. Successivamente viene reintegrato Ettore Modigliani come soprintendente, con Fernanda Wittgens che lo affianca. L’obiettivo è sempre quello di ricostruire la Pinacoteca. I lavori hanno inizio, su progetto dell’architetto Piero Portaluppi che vuole realizzare una nuova grande Pinacoteca. Il 22 giugno 1947, dopo la morte di Modigliani, le viene affidata nuovamente la soprintendenza e successivamente anche la guida delle Gallerie Lombarde in toto. Si è occupata dunque in prima persona anche del restauro del Cenacolo di Leonardo Da Vinci e di altre meravigliose opere d’arte. La sua morte prematura l’11 luglio 1957 con la camera ardente nella sua Pinacoteca di Brera hanno commosso tutti i milanesi e gli amanti dell’arte.