“Sul tema “Evasione Unicusano” parliamo di un’evasione da tesi giuridiche. Siamo davanti a un errore giuridico macroscopico, in
quanto hanno trasformato un’università applicando la diversa disciplina delle palestre, dei ristoranti e dei circoli culturali che non c’entra
nulla”. Così Raffaello Lupi, professore ordinario di diritto tributario presso l’università degli Studi di Roma Tor Vergata nel corso della trasmissione “L’Imprenditore e gli altri” su Cusano Italia Tv.
Il professor Raffaello Lupi, nel corso dell’intervista, prosegue sul tema e su quanto letto negli scorsi giorni, affermando il suo punto di vista sotto l’aspetto tributario e giuridico: “Nel regime delle università sancito dal Testo Unico lo scopo di lucro non c’è. L’università può anche fare reddito e quel reddito resta comunque fuori dal tema dei ricavi. Teoricamente un’università pubblica non statale può anche aprire una catena alberghiera, anche se è al limite. Non è richiesto il vincolo di destinazione nella legislazione dell’università, in quanto non è previsto in maniera aperta. La valutazione compete al Miur, non alla Guardia di Finanza”.
Lupi: “Su evasione Unicusano molti aspetti non chiari”
Nel corso della trasmissione il dottor Lupi ha toccato il tema legato al bilancio: “Il regime giuridico delle università quello è, anche perché se poi andiamo a vedere anche se avessero applicato le regole del “No profit” erano tutte attività accessorie, società che non facevano utili e strumentali. L’utile è sempre venuto esclusivamente dall’attività universitaria, non è che è stata comprata una catena alberghiera. Bisogna chiarire l’equivoco sotto questo punto di vista ma io continuerei così”.
“Gli spin off – conclude Lupi – ce li hanno anche le università statali, anche se l’università si deve considerare un ente autarchico dove noi eleggiamo il rettore. L’ordinamento universitario autonomo è una cosa a sé, ha un suo percorso. E’ l’idea dell’autonomia universitaria che ha preso piede negli ultimi trent’anni”.
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