Dopo un ano difficile Novak Djokovic può tornare a sorridere: il tennista serbo ha vinto il primo torneo del Grande Slam, battendo in finale il numero tre al mondo Stefanos Tsitsipas. Una vittoria netta quella di Novak agli Australian Open, in un percorso che lo ha visto trionfare senza difficoltà, testimone la finalissima dove in tre set ha battuto senza patemi d’animo il greco con una grande prova di forza.

Ma le buone notizie non finiscono qui: l’emergenza Covid, a livello normativo, sta per terminare negli Stati Uniti e così dall’11 maggio Djokovic potrà tornare sul suolo americano per puntare dritto alla conquista degli US Open.

Certo non potrà partecipare ai Masters 1000 di Indian Wells e Miami, ma potrà esserci l’estate a New York dove ci saranno in palio 2000 punti e la possibilità di prendere una rivincita su avversari e malelingue.

Djokovic e il sogno Grande Slam

A 35 anni Novak Djokovic è in una fase cruciale della sua carriera: ha una condizione fisica devastante, e parlare di Grande Slam non è certo un’eresia.

Il Grande Slam è alla portata del serbo, certo non è una passeggiata ma un’impresa di questo tipo lo ergerebbe a stato di GOAT senza discussioni: riuscire in un’impresa che nemmeno due leggende come Rafael Nadal e Roger Federer sono riusciti a centrare renderebbe Djokovic il migliore dell’epoca moderna.

Sono 22 gli Slam nel Palmàres di Nole, ma ci sono grandi possibilità diventino di più e gli appassionati credono nel serbo. Djokovic fuori dunque da Indian Wells e Miami, ma è già al lavoro per tornare sulla terra battuta e conquistare il Roland Garros, forse il torneo più difficile verso il Grande Slam, sogno che può diventare realtà.

Ora testa al torneo in terra francese, il tallone d’achille, se così si può dire, per il serbo che l’ha vinto solo due volte.