In Inghilterra, una ragazza di 28 anni è morta aggredita e sbranata da 8 cani che stava portando a spasso.
La vicenda è accaduta lo scorso 12 Gennaio ma solo nelle ultime ore il Tribunale ha deciso di divulgare la notizia e il nome della vittima. Si tratta di Natasha Johnston, una dogistter della cittadina di Caterham, nella contea di Surrey dell’Inghilterra sud-orientale. Le autorità hanno provveduto a sequestrare gli animali responsabili della morte della 28enne e ha subito rintracciato i proprietari che tuttavia non sono stati destinatari di indagini penali a loro carico.
Secondo gli inquirenti, sebbene la dinamica dell’accaduto non sia ancora del tutto chiara, l’ipotesi più probabile è che la vittima sia stata attaccata dagli animali che in preda all’agitazione l’avrebbero addirittura sbranata.
L’episodio ha sconvolto la comunità locale, mentre il Daily Mail testimonia come la preoccupazione per possibili attacchi nei confronti dei padroni sia accresciuta specialmente perché nessuno dei cani coinvolti era di razza vietata a causa dell’innata aggressività. Nel corso dell’ultimo ventennio, è raddoppiato il numero di persone ferite da cani in Inghilterra, con circa 8.000 casi registrati ogni anno.
Dalle informazioni riportate dalla stampa britannica, all’interno del gruppo degli 8 cani che la ragazza stava portando a passeggio ci sarebbero stati esemplari di grande stazza come un Leonberger e un Collie e non solo cani più mansueti come due Bassotti e un barboncino Cockapoo.
Successivamente è emerso che proprio il Leonberger avesse già in passato avuto episodi di aggressività ed irrequietezza. Nel 2017, l’animale ancora cucciolo ma dal peso già oltre gli 11 chilogrammi era anche apparso all’interno del programma televisivo della BBC 10 Puppies and Us in cui si parlava di come comportarsi nei confronti di animali particolarmente indisciplinati.
Generalmente il Leonberger assume caratteristiche comportamentali molto simili al cane San Bernardo di cui ne è un incrocio e appare per lo più calmo, timido e mai aggressivo.
La proprietaria, la signora Delia Lewis, aveva spiegato che per contrastare l’attitudine aggressiva e indisciplinata del suo esemplare aveva deciso di cambiargli il nome da Maple a Shiva. Appresa la notizia del decesso della dogsitter, la proprietaria del Leonberger si è subito mostrata scioccata e sui social media aveva chiesto come dovesse comportarsi e se altre persone avessero avuto informazioni più dettagliate sull’incidente.
Inghilterra ragazza sbranata da cani: le erano stati affidati troppi esemplari
Il quotidiano britannico “The Telegraph” ha inoltre spiegato che la vittima poco prima di soccombere fosse stata notata da alcuni passanti. In particolare Natasha in evidente difficoltà a sedare l’indisciplinatezza degli 8 cani era stata avvicinata da due persone a cavallo. La 28enne però aveva intimato loro di allontanarsi per non rendere ancora più irrequieti gli animali, facendo loro notare che la situazione era sotto controllo.
I residenti della zona hanno poi raccontato che già nei giorni precedenti alla sua morte la dogsitter era apparsa in grandi difficoltà nel condurre a passeggio gli animali a lei affidati e che l’incidente sia soprattutto frutto del fatto che la ragazza conducesse un numero troppo elevato di animali.
Ed infatti la raccomandazione degli esperti che operano nel settore è di portare al massimo 4 cani se di grossa stazza e mai più di 6 negli altri casi. In caso di comportamento anomalo infatti è come avere tanti piccoli lupi che ti attaccano contemporaneamente.
Per la legge britannica i proprietari di cani che uccidono una persona sono ritenuti responsabile dell’omicidio e possono essere condannati fino a 14 anni di reclusione oltre a sanzioni salatissime. Anche nell’eventualità in cui il proprio cane non uccida ma ferisca una terza persona, il padrone dell’animale può rischiare una pena di 5 anni di carcere.
Nelle prossime ore sarà il medico legale del Surrey a condurre un’analisi forense più accurata sul corpo della vittima. L’ispettore capo Josephine Horner ha comunque assicurato che al momento non saranno avviate azioni legali ma che i cani responsabili della morte della ragazza sono stati affidati a canili privati per valutare al meglio la loro condotta aggressiva.