Una passeggera italiana è stata arrestata su un volo aereo della compagnia Vistara dopo aver generato il caos a bordo del velivolo.

La vicenda è avvenuta sul volo partito da Abu Dhabi e diretto a Mumbai.

Ecco la ricostruzione di quanto accaduto.

Perché una passeggera italiana è stata arrestata sul volo per Mumbai?

Secondo quanto riferito dai media indiani, sulla base di quanto ricostruito dalla compagnia aerea, la donna italiana è stata identificata con il nome di Paolo Perruccio.

L’episodio sarebbe avvenuto durante il tragitto aereo da Abu Dhabi a Mumbai in seguito al rifiuto della compagnia di trasferire la passeggera nella classe business dell’aereo.

La business class, infatti, consente ai passeggeri un comfort maggiore, dal momento che, tutti coloro che viaggiano in business, oltre a ricevere un trattamento accurato, possono anche usufruire di maggiore spazio, poltrone confortevoli, maggiore privacy e tranquillità.

Tuttavia, per poter usufruire di questi vantaggi il prezzo del biglietto subisce un aumento di costo.

Secondo quanto raccontato dai responsabili di bordo della compagnia Vistara, di proprietà del gruppo Tata, la donna 46enne chiedeva di spostarsi in business class nonostante avesse acquistato un biglietto per viaggiare in una classe più economica.

Quando gli assistenti di volo hanno impedito alla viaggiatrice di spostarsi è scoppiato il caos.

La passeggera ha, infatti, aggredito violentemente le hostess e durante il litigio ha deciso di togliere parte dei vestiti indossati iniziando a camminare seminuda lungo il corridoio.

A rassicurare gli altri passeggeri, preoccupati per quanto stava accadendo, è dovuto intervenire il pilota del mezzo aereo.

Il portavoce di Vistara, infatti, ha aggiunto:

“Il pilota ha fatto annunci per rassicurare gli altri viaggiatori della loro sicurezza. In accordo con le regole di comportamento durante i voli, gli agenti di sicurezza sono intervenuti immediatamente dopo l’atterraggio”.

Ad attendere la donna all’aeroporto di arrivo a Mumbai vi erano le forze dell’ordine locali che hanno proceduto all’arresto della donna 46enne.

Assistita dal consolato italiano di Mumbai, la donna è stata rilasciata poche ore dopo, su cauzione dal giudice.

L’episodio, non è un caso isolato, in quanto, già qualche settimana fa, un altro passeggero era stato arrestato su un volo Air India per aver generato scompiglio durante il tragitto.

Negli ultimi tempi, le compagnie aeree hanno acquisito un regime di minore tolleranza verso i viaggiatori indisciplinati.

Episodi precedenti, manager indiano arrestato sul volo per New York City

Poche settimane fa, un altro viaggiatore aveva creato scompiglio durante un volo della compagnia “Air India”, partito da Nuova Delhi e diretto a New York City.

In questo caso, il protagonista della vicenda era un affermato manager di affari indiano, il 34enne Shankar Mishra, dipendente del colosso dei servizi finanziari Wells Fargo.

L’accusato, viaggiava ubriaco a bordo di un volo di linea in business class della compagnia Air India.

Durante il viaggio, l’uomo indiano, si è alzato ed ha iniziato ad urinare sulla malcapitata che viaggiava al suo fianco, un’anziana donna.

All’atterraggio nell’aeroporto di New York City, il manager è stato immediatamente arrestato.

Secondo quanto riportato dal quotidiano “Times of India”, quando l’uomo si è reso conto del gesto che aveva compiuto, “non riusciva a credere di aver fatto quello che ha fatto”.

Il tribunale di Nuova Delhi potrebbe condannare il 34enne a scontare la pena in carcere per ‘oltraggio al pudore’ di una donna.

Al momento all’uomo è stato impedito di volare con la compagnia Air India per i prossimi 30 giorni.

Il provvedimento della compagnia aerea è stato giudicato troppo “tenue” rispetto a quanto accaduto ed ha generato diverse polemiche.

La Commissione per le donne di Delhi è intervenuta in favore della donna, chiedendo un’azione disciplinare contro la compagnia aerea per “negligenza”.

La stessa compagnia aerea è stata dunque, costretta a riconoscere, che avrebbe potuto gestire meglio la situazione.