Ascensore Milano sesso. Un diciannovenne egiziano e una cinquantaduenne ucraina sono stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico. I due hanno bloccato l’ascensore della fermata della metro di Loreto a Milano e sono stati sorpresi a fare sesso. Il personale dell’Atm ha segnalato quanto accaduto dopo aver notato che uno degli ascensori di collegamento tra la superficie e la banchina sotterranea era bloccato da più di cinque minuti. Entrambi erano già noti alle forze dell’ordine.

Ascensore Milano sesso, coppia denunciata per atti osceni in luogo pubblico

L’episodio risale a ieri mattina, lunedì 30 gennaio. Verso l’ora di punta, alcuni pendolari si sono accorti che l’ascensore era fuori uso: hanno pensato che si trattasse di un guasto tecnico o un malfunzionamento temporaneo. Per questo motivo hanno fatto una segnalazione al personale dell’Atm per sollecitare un intervento di manutenzione. Le verifiche hanno permesso di accertare che non si trattasse però di un guasto tecnico. Il personale ATM ha allertato allora i carabinieri che, arrivati sul posto, quando la porta dell’ascensore si è aperta, si sono trovati davanti ad una scena imbarazzante. All’interno della cabina c’era una coppia intenta a consumare un rapporto sessuale. Ad occupare l’ascensore erano un 19enne egiziano e una donna di 52 anni di nazionalità ucraina, entrambi senza fissa dimora. I due si sono trovati davanti gli uomini in divisa che gli hanno chiesto i documenti dopo aver lasciato loro il tempo di ricomporsi. Per loro è scattata la denuncia di atti osceni in luogo pubblico.

Qual è la pena per atti osceni in luogo pubblico?

Per atti osceni si intende ogni atto che abbia un contenuto specificamente riferibile alla sfera sessuale della persona, rientrando pertanto in questa categoria anche gli atti esibizionistici inerenti la sfera sessuale che possano determinare un offesa al comune sentimento di pudore. La legge prevede che a chiunque compia atti osceni in luogo pubblico venga comminata una sanzione amministrativa da 5.000 a 30.000 euro. La pena prevista aumenta poi di un terzo nell’ipotesi in cui il fatto sia commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se “da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano”. In tal caso è prevista la reclusione da quattro mesi a quattro anni a seconda della gravità dell’episodio. La scorsa settimana il viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale del governo Meloni, Edmondo Cirielli, ha firmato una proposta di legge che punta a reintrodurre la pena del carcere. La proposta di legge è stata depositata lo scorso 13 ottobre a Montecitorio. Il primo articolo costituisce una modifica dell’art. 527 del codice penale prevedendo che venga punito non solo chi compia atti osceni in luogo pubblico ma anche chi si mostri nudo. L’obiettivo della riforma è quello di “contrastare in maniera più adeguata il degrado morale che affligge la nostra collettività” e “rafforzare la sicurezza dei cittadini”, andando così anche a “tutelare la moralità pubblica e il buon costume”. Fonti della maggioranza hanno però chiarito che “la proposta di legge di Edmondo Cirielli è stata presentata prima della formazione del governo” e non rientra quindi nell’agenda dell’Esecutivo.

Gli altri episodi a luci rosse

Nell’ottobre del 2021 si era verificato un episodio analogo a quello che accaduto nella metropolitana di Milano. In piena pandemia, una coppia di ragazzi era stata sorpresa a consumare un rapporto orale nel vagone di un treno. Il ragazzo si sarebbe abbassato i pantaloni e la ragazza davanti a lui, seduta, gli avrebbe praticato del sesso orale davanti a numerosi “testimoni”, anche perché erano circa le 15 e il vagone non era affatto vuoto. L’episodio era stato filmato da alcune persone e mandato in rete al fine di denunciare la situazione. Sui social era scattata un’ondata di indignazione.