PNRR e scuola digitale: è l’ultima buona occasione per il sistema scolastico italiano per allinearsi a quello europeo. Ne abbiamo parlato ad Open Day, su Radio Cusano Campus, con il professor Paolo Ferri, dell’Università Milano Bicocca. “Il PNRR stanzia 20miliardi di euro su scuola e ricerca per cercare di allineare il sistema scolastico italiano a quello europeo. Perché questo avvenga sono necessari una serie di interventi strutturali, come nuove scuole, per ridurre il numero di allievi per classi e soprattutto c’è necessità di nuova formazione e un’iniezione di tecnologia nelle modalità e nelle metodologie di apprendimento – ha sottolineato il professore – il PNRR indica due pilastri di investimento: il primo è il piano scuola 4.0, un piano che permetta ai bambini di apprendere attraverso la tecnologia, su questo ci sono oltre 2miliardi di euro che dovrebbero servire per acquistare device, stampanti 3D; il secondo è legato alle competenze digitali degli insegnanti sul quale il PNRR investe molti fondi. Per allineare gli insegnanti italiani alla capacità di utilizzare le tecnologie, per far apprendere i ragazzi e fornire loro una coscienza critica nell’uso dei media, si dedicherà molta attenzione alla formazione dei 600mila docenti e dirigenti, più della metà degli attuali, formati alle metodologie di utilizzo anche delle tecnologie negli apprendimenti.”

PNRR e scuola digitale: è l’ultimo treno per modernizzare la scuola italiana

PNRR e scuola digitale: come cambia concretamente l’insegnamento? “Per fare un esempio concreto, nell’insegnamento della storia dell’arte l’utilizzo della realtà virtuale e del web permette ai ragazzi di vedere opere in 3D – ha sottolineato Ferri – l’auspicio è che il Ministro Valditara non modifichi l’impianto del PNRR già varato, ma dia piena e rapida attuazione all’impianto promuovendo la costruzione di questo polo di formazione per gli insegnanti dando attuazione alle linee metodologiche più basate sul fare. I fondi sono stati stanziati e l’accordo con l’Europa era stato fatto. E’ l’ultimo treno per modernizzare la scuola italiana.”