Una vasta operazione della Polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona, è in corso in tutta Italia. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbe una organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con proiezione transnazionale. La Polizia ha emesso negli ultimi giorni diversi arresti e perquisizioni.
Immigrazione, arresti e perquisizioni
Le autorità hanno arrestato tre tunisini. Per due di loro è stata disposta la custodia cautelare in carcere mentre il terzo si trova agli arresti domiciliari. La Polizia ha inoltre effettuato più di 40 perquisizioni in tutta Italia. Alle persone interessante nel blitz viene contestata l’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina con l’aggravante della transnazionalità. L’operazione, è stata denominata ‘Wet Shoes’, ed è nata da indagini connesse all’attentato terroristico del 19 dicembre 2016 a Berlino dal tunisino Anis Amri. Sono in corso accertamenti anche sul lato finanziario.
L’attentato terroristico del 19 dicembre 2016
A pochi giorni dal Natale, esattamente a Breitscheidplatz, un autoarticolato si era diretto a tutta velocità sulle bancarelle dei mercatini. Il tir, modello Scania R 450, targa polacca, stava trasportando sbarre metalliche dalla ThyssenKrupp di Torino a Berlino. Secondo le indagini, il mezzo sarebbe stato dirottato intorno alle 16. Poi, alle 20.02, entrò Charlottenburg, travolgendo decide di persone, fino a fermare la sua folle corsa a Budapester Strasse, nei pressi della Chiesa della memoria. A terra vennero trovati 12 morti, tra cui l’italiana Fabrizia Di Lorenzo, e 56 feriti. Lukasz Urban, l’autista polacco del tir, venne trovato morto sul sedile del passeggero dell’abitacolo del camion, accoltellato e colpito da uno sparo alla testa con un’arma da fuoco di piccolo calibro.
Il cerchio delle indagini si strinse su Anis Amri, 24enne tunisino. Alle tre di notte del 23 dicembre, a Sesto San Giovanni, il fuggitivo venne intercettato da una pattuglia della Polizia di Stato presso piazza Primo Maggio a seguito di un controllo di routine. Dopo aver sparato ad uno dei poliziotti, l’uomo ricevette un colpo di pistola e morì sul posto.