Sciopero scuola 10 febbraio 2023: con la pubblicazione della circolare n. 10058 del 28 gennaio 2023 il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato l’indizione di un’azione di sciopero prevista per la giornata di venerdì 10 febbraio 2023 da parte dell’USB P.I. Scuola.
Questo sciopero, in particolare, riguarda tutto il personale docente, Ata, educativo e dirigente a tempo indeterminato e determinato.
La suddetta circolare, dunque, che è stata redatta dall’Ufficio di Gabinetto del Ministro Unità Relazioni Sindacali, fa riferimento agli adempimenti che sono previsti all’interno degli am. 3 e 10 dell’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali del 2 dicembre 2020, il quale è stato pubblicato successivamente nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 8 del 12 gennaio 2021.
Sciopero scuola 10 febbraio 2023: ecco che cosa dice la circolare che è stata pubblicata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito
La presente circolare, nello specifico, comunica che l’USB P.I. Scuola ha proclamato lo sciopero “di tutto il personale del comparto scuola docente, ata, educativo e dirigente a tempo determinato e indeterminato delle scuole in Italia e all’estero” per l’intera giornata di venerdì 10 febbraio 2023.
In base a quanto viene definito all’interno degli artt. 1 e 2 della legge n. 146 del 12 giugno 1990, l’azione di sciopero sarà effettuata garantendo comunque i servizi pubblici essenziali.
Inoltre, come viene stabilito dall’art. 5, le amministrazioni “sono tenute a rendere pubblico tempestivamente il numero dei lavoratori che hanno partecipato allo sciopero, la durata dello stesso e la misura delle trattenute effettuate per la relativa partecipazione”.
Questi dati saranno poi raccolti ed inseriti all’interno della nuova procedura di acquisizione presente sul portale SIDI, seguendo tal percorso:
- menù;
- “I tuoi servizi”;
- “Rilevazioni”;
- “Rilevazione scioperi web”.
Dopo essere approdati all’interno di quest’ultimo link, si dovrà procedere con la compilazione delle seguenti sezioni:
- n. personale scioperante;
- n. personale;
- n. personale assente per altri motivi;
- n. strutture interessate dallo sciopero espresse nel numero di plessi e di classi in cui si è registrata la totale e/o parziale riduzione del servizio.
Inoltre, al fine di garantire una migliore comunicazione ed informazione, nel rispetto di quanto disposto dall’art. 5 della suddetta legge, i Dirigenti scolastici potranno rendere noto il dato di adesione allo sciopero direttamente all’interno del proprio sito web istituzionale, andando ad utilizzare volendo l’apposito prospetto presente nell’applicativo “Rilevazione scioperi WEB” alla funzione “Statistiche Scioperi Archiviati”.
Per avere ulteriori informazioni o per chiarire tutti i dubbi relativi alla procedura, le istituzioni scolastiche avranno la possibilità di eseguire le istruzioni e le FAQ (risposte alle domande più frequenti) che sono disponibili all’interno dell’Area dei Manuali SIDI.
Il personale interessato e le motivazioni dello sciopero
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito – Ufficio di Gabinetto del Ministero Unità Relazioni Sindacali ha pubblicato anche una scheda informativa, che potrà essere utilizzata dalle Istituzioni scolastiche e dall’Amministrazione al fine di assolvere agli obblighi di informazione previsti dall’Accordo del 2 dicembre, di cui vi abbiamo parlato durante il corso del precedente paragrafo.
Lo sciopero indetto dall’USB P.I. Scuola, interessa il personale relativo al comparto istruzione e ricerca – settore scuola, ovvero:
- personale docente;
- personale ata;
- personale educativo;
- personale dirigente;
- personale a tempo determinato;
- personale a tempo indeterminato.
Ecco quali sono le motivazioni dello sciopero scuola 10 febbraio 2023:
- mancato inserimento di aumento organici docenti ed ata nei provvedimenti legislativi;
- mancata integrazione docenti ed ata del cosiddetto “organico aggiuntivo Covid”;
- organici personale ata inadeguati e sottodimensionati con carichi di lavoro e responsabilità aumentate;
- attuazione percorsi di formazione obbligatori a carico dei vincitori di concorsi straordinari e intenzione di procedere a formazione obbligatoria a carico dei futuri docenti;
- mancanza di volontà a stabilizzare i docenti vincitori di concorsi ordinari e straordinari 2020;
- volontà di mantenere i vincoli sulla mobilità del personale docente;
- inadeguato rinnovo parte economica del CCNL soprattutto per le categorie con retribuzione minore;
- mancata volontà di eliminare i percorsi PCTO nonostante i gravi e letali incidenti sul lavoro.