Il bonus latte artificiale è stato introdotto per sostenere le mamme nella crescita del bambino. È vero il latte materno rappresenta per il bambino un’assoluta fonte di beneficio. Diversi studi scientifici hanno rilevato le proprietà vitali contenute nel latte. Tuttavia, non sempre le mamme possono allattare i neonati, spesso capita, che per cause diverse si ricorra al latte artificiale.
In questo articolo cercheremo di capire le caratteristiche principali del bonus latte artificiale 2023.
Bonus latte artificiale: cos’è e come richiederlo
Si tratta della possibilità di ricevere un contributo economico pari a 400 euro destinato alla spesa per il latte in polvere.
Come spiegato innanzi, l’allattamento al seno è un vero toccasana per i neonati, ma quando non sussistono le condizioni per un sostentamento idoneo, con le indicazioni del pediatra, si ricorre al latte artificiale.
In questi casi, il governo italiano aiuta le mamme sostenendole economicamente con un contributo destinato alla copertura della spesa del latte in polvere. Anche in questo caso, l’erogazione del beneficio è subordinata dalla presenza di diversi requisiti sia specifici inerenti la condizione di allattamento che reddituali.
Requisiti e condizioni per il rilascio del contributo economico
Le genitrici possono richiedere il bonus latte artificiale, se rientrano in diversi requisiti, tra cui:
- la presenza di una patologia che non permette il regolare allattamento del neonato o una cura farmacologica trasmissibile nel latte materno, per cui incompatibile con l’allattamento;
- la presenza di un certificato ISEE uguale o inferiore a 30.000 euro.
Il governo italiano garantisce per questo particolare contributo un’indennità fino a 400 euro.
Tuttavia, il valore reale del bonus latte artificiale viene definito dalla Regione di appartenenza, in relazione alle risorse disponibili e alle domande pervenute. Per questo motivo, è possibile che il contributo spettante scenda sotto il valore di 400 euro.
Le mamme che non rientrano nei requisiti sopra elencati sono escluse dall’incentivo. Infatti, l’assenza di una patologia, ma la presenza della condizione reddituale non rappresentano motivo d’inclusione nell’elenco delle aventi diritto al beneficio economico.
Come e quando presentare la domanda per il bonus latte artificiale 2023?
Contrariamente a quanto si possa immaginare, questa tipologia d’intervento non viene gestita dall’Ente nazionale di previdenza sociale, ma bensì fa capo all’ASL di appartenenza.
Per questo motivo, nella presentazione della domanda per il bonus latte artificiale, viene richiesto il certificato medico che attesti la patologia della genitrice. La prescrizione medica per l’acquisto del latte artificiale necessario al sostentamento del bambino. E, infine, il certificato ISEE in corso di validità uguale o inferiore a 30.000 euro annui.
La richiesta dovrà essere presentata presso l’ASL di appartenenza, correlata di tutti i documenti sopra elencati.
L’ASL prende in carico la richiesta e verifica la presenza dei requisiti. L’esito della domanda porta all’assegnazione di un contributo fino a 400 euro, riconosciuto fino al sesto mese di vita del bambino.
La presenza di un ulteriore sussidio di assistenza sanitaria integrativa non è compatibile con il bonus latte artificiale.
Il sussidio economico rilasciato alle genitrici per l’acquisto di latte artificiale è spendibile presso le farmacie convenzionate con l’iniziativa, presidi ASL, centri assistenziali e altri fornitori convenzionati con la Regione.
Attenzione. Il contributo economico rilasciato a fronte della richiesta del bonus latte artificiale è spendibile solo sulla base della prescrizione medica. Ciò significa che, è possibile acquistare solo il latte indicato in tale documento, rilasciato dal pediatra che indirizza la mamma sul prodotto più idoneo alla crescita del neonato.
In altre parole, non sarà possibile acquistare un latte diverso da quello indicato nella prescrizione medica. La mamma non decide il prodotto di latte da comprare, ma sarà il medico a fornire e indirizzare la genitrice sull’acquisto del prodotto da destinare alla crescita del neonato.