Come funziona la Sanatoria delle cartelle esattoriali già pagate? Chi non ha pagato le cartelle esattoriali ottiene lo sconto su: interessi, sanzioni e aggio.

Cosa succede per chi ha pagato, i debiti regolarmente alla scadenza? Le risposte dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione sul rimborso dei debiti della Rottamazione quater.

Cartelle esattoriali 2023: è possibile il rimborso dei debiti rottamati?

L’Agenzia delle Entrate – Riscossione ammette alla definizione agevolata, anche la richiesta pervenuta per le cartelle esattoriali che agli atti non risultano ancora notificate.

Permettendo al contribuente di pagare le somme a debito iscritte a ruolo, anche se materialmente non risultano notificate. In questo modo, non lascia spazio alla decorrenza dei termini di pagamento e solleva il contribuente dal “dubbio” dell’esistenza del debito.

In sostanza, ampliando il quadro della misura agevolativa promossa anche per le cartelle esattoriali non notificate, il legislatore permette al contribuente di pagare solo la natura del debito.

Viceversa, l’esclusione degli atti non notificati dal regime agevolativo, porterebbe il contribuente a versare il debito iscritto a ruolo, con l’aggiunta di sanzioni e interessi. E non è finita qui. Infatti, l’omesso pagamento delle cartelle esattoriali porta la Riscossione ad attivare le procedure esecutive e cautelari per il recupero del debito.

A leggere l’articolo 1, commi da 231 a 252, della Legge n. 197/2022, si comprende il campo di azione della Rottamazione quater, quale:

  • cartelle esattoriali dal 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022;
  • cartelle esattoriali non ancora notificate;
  • cartelle esattoriali rateizzate o sospese;
  • cartelle esattoriali oggetto della precedente Rottamazione ter e Saldo e stralcio.

Agenzia delle Entrate – Riscossioni: il campo di azione della Rottamazione quater 2023

Non si parla solo dei ruoli affidati all’Agenzia delle Entrate – Riscossione nel lasso di tempo tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022, ma dell’ampia sfera di disposizioni contenute nella legge di Bilancio 2023.

Il legislatore non ha fatto altro che ampliare il campo di azione della Rottamazione quater, permettendo il pagamento dei debiti, senza l’aggiunta delle regolari sanzioni, interessi e aggio. In sostanza, la parte della cartella esattoriale da regolarizzare riguarda la sola quota capitale.

La Riscossione, ricorda che, il pagamento delle somme a debito della Rottamazione quater può essere disposto in base alle esigenze economiche del contribuente.

Per questo motivo, ammette il pagamento della definizione agevolata in un’unica forma, ma permette anche il rateizzo delle somme a debito in un massimo di 5 anni, con un importo ripartito in almeno 18 rate.

Per esigenza di cassa, la Rottamazione quater non prevede una rateizzazione del medesimo importo, ma bensì spalma il 10 per cento sul totale dovuto sulle prime due rate. Ragion per cui, le prime due rate sono d’importo più alto, rispetto alle restanti 16 del medesimo valore.

Chi ha già pagato le cartelle esattoriali ha diritto al rimborso?

Non tutti i contribuenti si affidano alla Rottamazione quater per sanare i propri debiti. Esiste una bella fetta di cittadini che hanno regolarizzato le cartelle relative al periodo dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Dunque, non hanno atteso l’intervento del governo italiano per estinguere i debiti affidati alla Riscossione.

In questo caso, non è presente la norma che restituisce le somme versate in eccedenze, che nel caso in esame, corrispondono alle sanzioni, interessi e aggio che risparmiano color che aderiscono alla nuova definizione agevolata.

Senza scendere nei dettagli, appare chiaro che coloro che non hanno pagato ottengono un vantaggio, rispetto a chi paga regolarmente ogni fardello.

L’Agenzia delle Entrate – Riscossione nella circolare n. 2/E del 27 gennaio 2023,  spiega che:

“Ai sensi del successivo comma 239, è comunque escluso il rimborso delle somme già pagate relative ai debiti definibili. A sensi del successivo comma 239, è comunque escluso il rimborso delle somme già pagate relative ai debiti definibili”.

Il legislatore, pertanto, permette l’adesione alla definizione agevolata anche della parte residua del debito iscritto a ruolo. In sostanza, possono aderire alla Rottamazione quater 2023, anche coloro che risultano agli atti decaduti dalle precedenti misure di Rottamazione ter e Saldo e stralcio.

Se, viene presentata la richiesta di adesione entro e non oltre il 30 aprile 2023, il contribuente avrà la possibilità di pagare le somme a debito, senza la normale applicazione d’interessi, sanzione e aggio.

In alternativa, il contribuente può richiedere la rateizzazione delle somme a debito, ai sensi dell’art.19 del DPR 602/73.

Resta fermo che, per le somme già versate non si procede a rimborso.